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Dizionario di Medicina naturale

Riflessologia

La parola “riflesso” deriva dalla parola latina reflecto: “re” indica la ripetizione di un’azione da un nuovo punto di partenza e “flecto” significa “curvare”. In conclusione “riflesso” significa “deviare un oggetto o un’energia in una nuova direzione, come se avesse un nuovo punto di partenza”. Il riflesso più conosciuto è quello della luce solare su uno specchio, su un metallo o sull’acqua; sempre la luce solare, per un fenomeno di riflessione multipla, crea i miraggi nel deserto.

Nel nostro corpo l’energia elettrica dei nervi e le radiazioni elettromagnetiche delle cellule danno vita a complessi sistemi di riflessione reciproca, al fine di automatizzare le operazioni ripetitive, ma anche allo scopo di informarsi vicendevolmente ad ogni istante dell’assetto dell’organismo. Si immagini una serie di messaggeri che comunicano messaggi a distanze enormi e in breve tempo utilizzando la luce solare riflessa in specchi, che ciascuno di essi possiede e utilizza: in un certo qual modo, così fanno le nostre cellule.

Vi sono quattro gradi di riflessione:

  • Il livello cellulare: in ogni cellula si riflette tutto il corpo e viceversa; questo livello non si può utilizzare normalmente in terapia, se non attraverso l’Omeopatia, la Mora-terapia e l’Indumed-terapia.
  • Il livello locale organico: in ogni organo o parte del corpo si riflette tutto il resto dell’organismo e viceversa; per esempio, dall’Agopuntura coreana e dalla camera Kirlian è noto che ogni dito corrisponde a tutto il corpo e dunque si può esercitare una diagnosi o una terap?a sul resto dell’organismo, anche in parti specfiche, con due proiezioni attraverso un solo dito; la stessa cosa vale per l’Iridologia (per quanto concerne ovviamente l’iride); ciascun globulo rosso di sangue assume in particolari condizioni la mappatura dell’organismo intero (tecnica di Blank e tecnica di Flötho); il naso, utilizzato nella riflessologia del naso. Al livello organico, la diagnosi e la terapia riflessologiche sono possibili ma complesse e richiedono di solito attrezzature specialistiche.
  • Il livello riflessologico regionale: esistono infine delle regioni in cui si manifesta in forma più evidente, come su uno schermo più grande, la totalità della mappa dell’organismo; le più note sono:
    1. il cranio, dove esistono ben tre proiezioni: anteriore, posteriore e laterale; il sistema riflessologico corrispondente si chiama craniopuntura;
    2. il viso, con due proiezioni; il sistema riflessologico corrispondente si chiama fisiognomia;
    3. il padiglione auricolare con due proiezioni, una anteriore e una posteriore; il sistema riflessologico corrispondente si chiama auricolomedicina;
    4. la lingua, la cui riflessologia è molto utilizzata in Medicina tradizionale cinese e indiana e, un tempo, anche nella Medicina occidentale;
    5. la parete addominale, utilizzata nella diagnostica riflessologica giapponese;
    6. la schiena, molto utilizzata in Agopuntura e Osteopatia;
    7. la pianta del piede, utilizzata nella riflessologia del piede.
  • Il livello macroscopico, dove il riflesso dell’organismo si manifesta su tutto il manto cutaneo: questo è il caso dell’Agopuntura.








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