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Dizionario di Medicina naturale

Elettroterapia

È sempre più diffuso, nei suoi molteplici aspetti, l’utilizzo delle correnti elettriche a fini terapeutici sul corpo umano. Esso si basa sul principio secondo cui: «L’effetto dello stimolo elettrico nel corpo umano è inversamente proporzionale alla radice quadrata della frequenza e direttamente proporzionale alla intensità della corrente».

L’applicazione di corrente si definisce monopolare o bipolare, a seconda delle dimensioni degli elettrodi; nell’applicazione cosiddetta monopolare uno dei due elettrodi è molto grande rispetto all’altro: in tal modo l’effetto elettrico appare quasi esclusivamente a livello dell’elettrodo di dimensione minore; nell’applicazione bipolare viceversa, i due elettrodi hanno dimensioni uguali e a ciascuno di essi si produce l’effetto della corrente specifica .

L’elettroterapia si divide in due settori, quello che impiega correnti ad alta frequenza, e quello che impiega correnti continue o correnti a bassa frequenza.

Elettroterapia ad alta frequenza

Le correnti ad alta frequenza non danno luogo alla formazione di flussi di ioni, cioè di molecole elettricamente cariche, perché gli ioni che si formano per effetto della corrente non riescono a migrare verso l’anodo o il catodo, data la veloce inversione di polarità. Per effetto di tale rapido movimento molecolare, si produce calore; dapprima la sensazione di calore è limitata alla regione di applicazione degli elettrodi, ma in seguito tende a diffondersi a tutto il corpo in quanto il sangue stesso riscaldato la diffonde ovunque.

La formula sanguigna si modifica, con un lieve aumento dei globuli rossi, dei globuli bianchi monociti (macrofagi) e della emoglobina, mentre diminuiscono i globuli bianchi polimorfonucleati; inoltre aumenta la frequenza cardiaca e la ventilazione polmonare, con conseguente aumento dell’ossigenazione del sangue e dei tessuti e della eliminazione di anidride carbonica e tossine volatili.

Nelle urine aumenta la concentrazione di urea e fosfati, indicando un’accelerazione del metabolismo azotato; cioè viene accelerato il ricambio delle proteine, che costituiscono i tessuti, soprattutto di quelli sui quali viene applicata la corrente ad alta frequenza:entro certi limiti (corretto tempo di applicazione della corrente ad alta frequenza) ciò determina una reazione dell’organismo, che costituisce più velocemente nuovi tessuti (effetto rigenerativo tissutale, in risposta allo stimolo catabolico, “di smontaggio” dei tessuti vecchi, indotto dalla corrente).

Compare inoltre un’azione battericida e un aumento della circolazione periferica: si produce cioè una sorta di pulizia e attivazione generalizzata dell’organismo.

I muscoli, a cui, o in prossimità dei quali, si applica la corrente, non si contraggono in tutte le loro componenti fascicolari (ogni muscolo consiste di fibre muscolari riunite in fascicoli ), ma si contraggono solo alcuni fascicoli e poi si inverte la situazione l’istante successivo; perciò non si assiste a veri e propri movimenti muscolari, come quelli che possono essere indotti da correnti a bassa frequenza, che consentono a tutti i fascicoli muscolari di contrarsi contemporaneamente, ma a stimolazioni parcellari, che favoriscono la eliminazione di acido lattico, senza sovraccaricare ulteriormente il muscolo.

L’acido lattico si forma nel muscolo in seguito alla normale attività muscolare, come prodotto dell’attività metabolica, che produce l’energia per la contrazione; tuttavia, quando lo sforzo muscolare è eccessivo o prolungato, l’acido lattico non viene allontanato sufficientemente in fretta e si accumula all’interno del muscolo, producendo crampi e contratture.

A loro volta, i crampi e le persistenti contratture muscolari, producono ulteriore aumento dell’accumulo di acido lattico e così via, innescando un circolo vizioso, che viene interrotto dalle correnti ad alta frequenza, che determinano una rapida eliminazione di acido lattico; inoltre, la corrente produce una anestesia delle fibre nervose, che innervano la muscolatura, contribuendo a decontrarla, producendo lo stesso effetto, ma con assenza di rischi, della iniezione di anestetico locale.

Elettroterapia a bassa frequenza e “in continuo”

La corrente galvanica (detta volgarmente “corrente continua”) si produce da una sorgente elettromotrice a forza costante e segue sempre la stessa direzione.

Gli spazi intercellulari dell’organismo umano possono essere paragonati a una soluzione di cloruro di sodio; applicando due elettrodi a due estremi della soluzione si ottiene una migrazione delle sostanze elettricamente cariche sciolte nella soluzione verso uno dei due poli, secondo la polarità elettrica di cui sono portatrici, ovvero le cariche negative vanno verso il polo positivo e le cariche positive verso il polo negativo.

Su tale principio si basa la Ionoforesi, che utilizza sostanze medicamentose elettricamente cariche, da applicare su uno dei due poli di carica opposta, perché migrino all’interno del tessuto, attirate dal polo opposto .

Il nervo diviene più eccitabile presso il polo negativo, meno eccitabile presso il polo positivo. I nervi sensitivi reagiscono con una sensazione di formicolio o punzecchiamento caldo o scottante soprattutto presso il polo negativo, minore presso quello positivo. Compare anche una reazione vasomotoria con arrossamento cutaneo, presso entrambi i poli.

In generale si deve tener presente che il polo negativo possiede un’azione più eccitante rispetto a quello positivo.

Indicazioni:

  • applicazioni anodiche: nevralgie e dolori in genere, gozzo esoftalmico, varici, malattie intestinali;
  • applicazioni catodiche: iposecrezione lattea e delle ghiandole salivari, cheloidi, sclerodermia, verruche.

La corrente Faradica, o variabile, venne scoperta dal fisico Faraday nel 1831; la corrente presenta delle variazioni periodiche in senso positivo o negativo (picchi di corrente positivi o negativi) o con alternanza di polarità, con un picco di corrente bipolare, cioè una punta positiva, seguita da una punta negativa.

In linea generale, se le distanze fra i picchi di corrente sono di un decimo di secondo o maggiori, la corrente faradica riesce a determinare regolari contrazioni muscolari, utili nella rieducazione motoria e per ottenere un maggiore sviluppo muscolare.

Indicazioni: atrofie muscolari, stasi della circolazione, soprattutto linfovenosa.

Nella Elettro-Agopuntura secondo Voll stimoli faradici di opportuna frequenza, applicati con elettrici monopolari sulla superficie cutanea, sono in grado di stimolare in modo specifico, applicati ai punti di agopuntura, gli organi o gli apparati connessi riflessologicamente con i punti di agopuntura.

Per esempio, una stimolazione di 13 Hz (cioè 13 picchi di corrente al secondo), anche di intensità minima, crea un effetto di risonanza sul cuore, ottenendo una eccitazione della funzione elettromotoria di quest’organo, quando i picchi sono negativi (sotto la linea isoelettrica), mentre agisce rallentando l’attività cardiaca, quando i picchi sono positivi (cioè sopra la linea isoelettrica); tale azione è possibile se lo stimolo faradico viene applicato sui punti del meridiano del cuore. Ciò vale naturalmente anche per tutti gli altri organi.

In tal modo la corrente faradica assume delle indicazioni molto vaste, potendo essere applicata in qualsiasi campo della medicina.

La corrente galvano-faradica (mescolanza di corrente faradica e galvanica) comprende le indicazioni sia della corrente galvanica, che di quella faradica, ma altresì mostra un’azione particolare ad essa specifica sul trofismo, cioè sulla nutrizione dei tessuti, in particolare dei muscoli.

Indicazioni: atrofie muscolari, anche miopatiche (relative cioè a patologie proprie del muscolo, anche ereditarie e/o congenite, non in relazione con un difetto di innervazione motoria del muscolo), gozzo esoftalmico, stipsi croniche, stasi venose e varici.

Le correnti diadinamiche sono un particolare tipo di correnti galvano-faradiche, con andamento tipicamente sinusoidale della stimolazione elettrica, ma con la possibilità di variare la forma dell’onda e la durata di essa, nonché la frequenza .

In tal modo, nel corso della stessa seduta, si possono alternare forme d’onda, durata dell’onda e frequenze diverse, allo scopo sia di evitare l’assuefazione dell’organismo, sia di ottenere nello stesso tempo una maggiore varietà di effetti, sia di ottenere una maggiore penetrazione della corrente nei tessuti da trattare.

Altre forme di elettroterapia

La Elettroterapia in Agopuntura possiede le stesse indicazioni delle altre forme di elettroterapia, ma con la peculiarità per la quale la corrente viene applicata sugli aghi inseriti nel derma, evitando tutte le difficoltà date dal superamento della resistenza elettrica dell’epidermide .

Perciò la elettrostimolazione agopunturale è molto più efficace e richiede anche molta più attenzione e prudenza da parte dell’operatore .

Essa viene usata in particolare per ottenere l’anestesia chirurgica .

La Elettroterapia Elettrostatica consiste nell’applicazione sulla superficie cutanea di placche solitamente costituite da materie plastiche, in grado di caricarsi elettricamente mediante strofinamento, anche con voltaggi molto elevati.

Ciò deriva dalla constatazione di una diversa distribuzione delle cariche elettriche sul manto cutaneo, nelle varie parti del corpo; rispetto ad una condizione di normalità, tali aree cutanee elettrostatiche possono presentare notevoli variazioni, che dipendono da una patologia degli organi interni.

Le placche elettrostatiche sono in grado di riequilibrare tali situazioni elettrostatiche cutanee anormali, ottenendo un effetto positivo anche sugli organi interni corrispondentemente disturbati.









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