Negli anni Venti George Lakhowsky, fisico e biologo di origine russa e naturalizzato a Parigi, divulgò le sue teorie sull'oscillazione elettrica cellulare, in base alle quali le varie strutture presenti all'interno della cellula costituiscono delle vere e proprie bobine elettriche in grado di emettere o amplificare, per induzione, radiazioni elettromagnetiche.

Alla Terra giungono radiazioni cosmiche ad altissima frequenza, provviste di un potere di penetrazione migliaia di volte superiore ai raggi X, le quali attivano i circuiti oscillanti cellulari, fornendo in sostanza un'attivazione della batteria cellulare.

Dunque la cellula viene concepita come una macchina elettrica alimentata in misura importante non solo dal metabolismo cellulare, ma anche dalle onde cosmiche, emesse dai corpi celesti dell'Universo.

Lakhowsky dice testualmente: «Dal punto di vista pratico, avendo osservato che la malattia risulta dallo squilibrio oscillatorio cellulare, ho studiato di ristabilire attorno all'organismo il campo delle onde nel suo valore normale, creando generatori locali di oscillazioni. I metodi da me proposti consentono di apportare nuovi progressi in Medicina e nel campo dell'igiene e di favorire la longevità».

I circuiti oscillanti aperti sono delle spire di rame in forma di bracciali, collane e cinture, che pongono in risonanza le strutture oscillanti delle cellule con le onde cosmiche, consentendo il riequilibrio elettrico, che è a sua volta alla base dell'equilibrio chimico e della vita cellulare.

Gli effetti riscontrati indossando tali circuiti oscillanti sono una maggiore resistenza alla fatica, una piacevole sensazione di calore interno, una maggiore resistenza agli sbalzi termici, un miglioramento della digestione e dell'attività intestinale.