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Viaggi nelle emozioni
E' possibile aiutare in modo semplice la propria condizione emozionale
L'ascensore per la scala emozionale
Autore: Flavio Gazzola

Emozioni
L’emozione è una sorta di app biologica, cioè un programma automatico specifico di risposta al vissuto o percezione personale rispetto alle diverse situazioni che la vita costantemente offre.
Il termine “Emozione” deriva dalla radice greca “aima” poi trasformatasi nella pronuncia in “ema” (poiché il dittongo “ai” in greco si pronuncia “e”) e dalla radice della parola latina “motus”. Quindi significa letteralmente “Ciò che muove il sangue”.
Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), come in altre antiche medicine tradizionali, ciò che muove il sangue è il “Qi” o energia vitale, chiamato “Prana” nella medicina indiana Ayurveda.
Il Qi scorre in tutti gli organismi viventi come apportatore di vitalità la quale consiste  nell’organizzazione ordinata di materia e energia con l’aggiunta di spirito di autoconservazione, in contrapposizione al mondo fisico circostante caratterizzato da processi apparentemente caotici e casuali.
Se l’emozione è “ciò che muove il sangue” e il Qi o Prana compie la stessa azione, si può dedurre che l’intima composizione di ciò che si percepisce come “emozione” sia costituita da Qi o Prana, che non si manifesta dunque direttamente, ma attraverso i suoi effetti, uno dei quali è percepito dall’Uomo come “emozione”
Le emozioni sono come i gradi di un termometro che sale o scende secondo l’ambiente esterno, ma che può essere anche regolato internamente in base alla consapevolezza e volontà individuale.
Il vantaggio principale di un’emozione è l’immediatezza della risposta. Per esempio toccare con un dito un oggetto rovente fa ritrarre istantaneamente la mano. Il dolore è un’emozione mediata dalla percezione fisica, che provoca una reazione di ritrazione. Analogamente un dolore cronico induce una persona a ritrarsi in se stessa.
La gradazione delle emozioni presenta un andamento in tre fasi: una fase di flusso lineare, una fase di flusso aperto con superficie ampia, una fase di compattamento del flusso, procedendo dal basso verso l’alto. Queste tre fasi si susseguono lungo tutta la scala.
Come si può definire un flusso e una fase di compattamento in termini fisici ?
Nelle medicine tradizionali cinese e indiana il flusso è lo scorrere del Qi (o Prana) nei canali o meridiani per i cinesi e nelle nadi per gli indiani e compie un giro completo in tutte le parti del corpo 3 volte al giorno. Il flusso di energia vitale si manifesta in ciascuno come percezione di energia fisica ed emozione positiva nello stesso tempo.
Un flusso lineare è il cambiamento da un’emozione ad un’altra, solitamente accompagnato da maggiore o minore percezione di energia a seconda che la gradazione emozionale aumenti o diminuisca.
Il flusso aperto o dispersione è un cambiamento emozionale accompagnato da un cambiamento del punto di vista sulla vita, nel senso di una maggiore apertura alla vita in generale, se il flusso va verso l’alto della scala emozionale o una visione della vita più ristretta se il flusso va verso il basso.
La fase di compattamento o condensazione è la tendenza di una persona a persistere in un certo equilibrio emozionale duraturo su un certo livello della scala emozionale.
L’equilibrio è dovuto al bilanciamento di due forze, una che spinge verso l’alto e una verso il basso, che in un certo momento si trovano ad essere di uguale intensità. Le forze in gioco sono gli orientamenti mentali di una persona, verso l’alto (forza Yang) o verso il basso (forza Inn). In teoria è sempre l’individuo stesso a poter decidere se far prevalere lo Yang o lo Inn nella propria mente, ma le sue decisioni possono essere deviate o sopraffatte da vissuti traumatici personali.
Un individuo in buone condizioni mentali aspira sempre a salire la scala emozionale, semplicemente perché in alto c’è maggiore appagamento e felicità
Il fenomeno della scala emozionale è simile allo sviluppo di un vegetale dalle radici (fase di condensazione), al fusto (fase di flusso lineare), alle foglie e frutti (fase di flusso aperto o dispersione), con la differenza che il percorso si può invertire dall’alto verso il basso.
 Le foglie e i frutti consentono poi la nascita di un nuovo essere “vegetale” emozionale a partire dal seme del frutto caduto nel terreno. Così inizia una nuova fase di condensazione.
Per analogia ciascun individuo si può rappresentare emozionalmente come un essere “vegetale” emozionale, che ha le proprie radici a un certo livello della scala emozionale e tende cronicamente a rimanere a quel livello.
Quando una persona si è cronicamente stabilita a un certo livello della scala o “albero emozionale”, concepisce con difficoltà la possibilità di salire oltre alla fase di condensazione successiva, poiché spesso non ha l’idea del miglioramento possibile e i vantaggi in termini di felicità personale, che ne derivano.
I flussi verso l’alto (che richiedono maggior sforzo positivo causativo personale) o verso il basso (che derivano da un “lasciarsi andare” passivo a situazioni ambientali) a partire da una certa fase di condensazione, rappresentano le oscillazioni più frequenti lungo l’albero o scala emozionale di una persona.
I punti di condensazione emozionale costituiscono dei veri e propri gradini o step della scala emozionale, mentre le fasi di flusso rappresentano il passaggio da un gradino all’altro: per passare da un gradino al successivo superiore occorre disporre di una dose ulteriore di energia vitale, mentre al contrario la discesa da un gradino superiore a uno inferiore è legata a perdita di energia.
Le emozioni sono connesse a livello fisico inconscio soprattutto con la funzionalità del sistema endocrino, che fornisce la piattaforma da cui possono svilupparsi, così come da un buon terreno si può sviluppare una buona pianta. Viceversa se il terreno è deficitario di qualche elemento, la pianta emozionale non può crescere appropriatamente. Perciò la prima condizione di una buona vita emozionale è una buona attività endocrina e viceversa una buona condizione emozionale conduce a una buona funzionalità endocrina.
Ciò non significa che da un buon terreno non possa svilupparsi una cattiva condizione emozionale o che da un cattivo terreno non possa svilupparsi una buona condizione emozionale, ma solitamente tali situazioni non sono frequenti e per lo più dipendono da avvenimenti esterni più o meno casuali. Un avvenimento positivo per l’individuo genera buone emozioni e buona funzionalità endocrina e viceversa.
I dosaggi ormonali sono di ordine infinitesimale, similmente ai dosaggi usati in omeopatia e variano dai microgrammi (milionesimi di grammo) ai picogrammi (milionesimi di milionesimo di grammo).
Su tali infinitesimali quantità, in pratica nel campo delle radiazioni elettromagnetiche, influiscono segnali ancora più infinitesimali, che si possono considerare nel campo della fisica dei quanti. I quanti sono le particelle che costituiscono le radiazioni elettromagnetiche stesse, analogamente ai miliardi di microscopiche gocce, che costituiscono le onde del mare.
Per tale motivo abbiamo sviluppato una tecnologia quantica per la regolazione emozionale, che consente di aiutare la salita lungo l’albero della vita emozionale, mediante la regolazione e stimolazione dei due principali sistemi fisici costituenti l’ ”hardware” sotteso al “software” emozionale. Come è facile comprendere un software non può funzionare se non sopra un hardware opportuno.
La scala o albero emozionale
Segue in dettaglio l’anatomia della scala o “albero emozionale”: a ciascun livello è attribuito un valore convenzionale, che si può indicare come “Valore Vitale” di sopravvivenza e si può considerare come la forza e l’impegno con cui l’individuo affronta la vita.
Il valore 0 corrisponde alla morte del corpo fisico, il valore 5 qui attribuito come valore massimo sulla scala, rappresenta l’azione nella vita di individui eccezionali a cui l’Umanità ha attribuito rispetto e venerazione, ma a cui potenzialmente ciascuna persona può mirare.
Lo scopo di un aiuto emozionale è portare stabilmente un individuo a una posizione sulla scala almeno al di sopra di 2,5, fino a renderlo stabile a 4 e oltre.
I gradini della scala o “albero” emozionale:
0,01.
Il livello più basso è una condizione di perdita di coscienza o assenza di consapevolezza (fase di compattamento del flusso), similmente al coma.
Il flusso lineare, che ne scaturisce  consiste nella percezione della temperatura del corpo.
Il successivo flusso aperto consiste nella percezione della temperatura ambientale.
0,05
Poco più in alto c’è il compattamento del flusso, con sensazione di intontimento apatico.
Il flusso lineare successivo è debole risposta a stimoli ambientali.
La fase di dispersione successiva è un’emozione di disgusto mista a orrore
0,5
La fase di compattamento successiva consiste in angoscia profonda che blocca la mente.
La fase di flusso successiva è lamentosità: esce un debole flusso di lamento e implorazione.
La successiva fase di dispersione è la paura o ansietà generica verso ogni cosa.
1
La fase di condensazione successiva è l’ostilità nascosta
Poi c’è il flusso della mistificazione: la persona è in una condizione emozionale per la quale altera in continuazione la realtà, poiché teme di essere scoperta colpevole di qualcosa di male.
La dispersione successiva è un’emozione di persistente risentimento verso il mondo in generale e/o verso certe persone in particolare, su cui l’attenzione si è ossessivamente fissata.
1,5
La condensazione successiva è la collera, l’iracondia, propria di un carattere irascibile.
Il flusso successivo è il sentimento di avere subito ingiustizie e desiderare vendetta e/o la percezione di dolore fisico e/o mentale
La dispersione successiva è la malfidenza generica verso ogni cosa e persona.
2
La condensazione successiva è la condizione emozionale di antagonismo.
Il flusso lineare successivo è il criticismo, per il quale si tende a svalutare ogni cosa
La fase di dispersione successiva è l’indifferenza: non si dà importanza a nulla
2,5
La fase di condensazione successiva è la noia: non vi è reale interesse per la vita, ogni cosa sembra uguale all’altra, non vi sono obiettivi ricercati con convinzione.
Il flusso lineare successivo è un debole interesse per una precisa attività, solitamente un hobby o sport
Il successivo flusso aperto dispersivo è un debole interesse ma instabile, volubile in più direzioni.
3
La condensazione successiva è il conservatismo: la sfera di interessi si estende a se stessi, alla famiglia, ad amici selezionati. Si tratta di interesse non intenso, ma stabile.
Il flusso successivo è un interesse forte e stabile verso un’attività lavorativa o sociale, oltre alla famiglia e gli amici.
La dispersione successiva è un forte interesse anche verso ambiti culturali più vasti, come la religione e l’arte.
4
La successiva fase di condensazione è l’entusiasmo, che letteralmente significa: “Dio è in me”.
Il flusso successivo consiste in ininterrotta attività e interessi  molto ampi  di forte intensità.
La dispersione successiva è un’ininterrotta e vasta progettazione
5
La condensazione successiva è l’estasi animata da spirito ilare e venerazione della bellezza e dell’etica, intesa come apertura, aiuto e curiosità verso ogni manifestazione della vita.
 
Le aree fisiche di stimolazione del sistema emozionale
La Visologia® o riflessologia del viso mostra aree sul viso in relazione precisa con organi, sistemi e funzioni interne (v. Visologia, Sugarco edizioni 2003; Visology, 2016, edizione inglese; La Visologie, 2017, edizione francese)
La principale area per la  stimolazione quantica del sistema endocrino e quindi anche del sistema emozionale è situata a livello dell’area AC2 descritta in Visologia, mezzo pollice al di sopra dell’area della glabella, situata fra le estremità mediali dell’arcata sopraciliare.
La stimolazione dell’area AC2 con lo strumento quantico Meridian V60 aiuta una persona a percorrere verso l’alto la scala emozionale, fornendo energia ai flussi in ascesa.
Basta mantenere a un centimetro di distanza o appoggiare senza pressione sull’area da trattare Meridian V60 per almeno 10 secondi per almeno 3 volte al giorno.
Il Meridian V60 è un dispositivo passivo, cioè utilizza l’emissione elettromagnetica del corpo per trasformarla in segnale quantico di attivazione dei flussi emozionali ascendenti.
E’ costituito da terminali in alluminio anodizzato o pietra silicea o carboniosa, trattati con Tecnologia Biosynt dalla Full Waves su licenza della ditta svizzera Save and View.
Per informazioni ulteriori v. Biosynt.info, Saveandview.ch.
Una seconda area importante di stimolazione è l’area AC1 situata sulla linea mediana della fronte in alto vicino all’attaccatura del cuoio capelluto. Consente la stimolazione delle forze nervose coscienti, che permettono a un individuo di ragionare più lucidamente e “farsi forza” per salire la scala emozionale.
In conclusione da una parte su AC2 si possono rinforzare le energie endocrine inconsce di base, che consentono al sistema emozionale del corpo di essere più forte e reagire meglio alle avversità, dall’altra parte su AC1 si stimolano le forze nervose coscienti, che consentono all’individuo di ricercare con maggiore lucidità la salita sulla scala emozionale.
Un terzo punto è AC3, area sulla punta del naso, collegata alla microcircolazione cardiaca e cerebrale, che consente di migliorare le energie fisiche mediante un miglioramento della circolazione del sangue.
Quando una persona dispone di maggiore efficienza cerebrale e cardiaca, sente in se stessa maggior vigore e soddisfazione e tanto basta per salire verso l’alto della scala.
 
Flavio Gazzola, MD, flarida@tin.it, +390255601846, +39 3888142752







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