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ELETTROSMOG
Tratto dal libro "Elettrosmog" di Flavio Gazzola
L'influenza dell'elettrosmog sui campi elettromagnetici cellulari
Autore: Flavio Gazzola
Tratto dal libro Elettrosmog di Flavio Gazzola Pubblicato nel maggio 2011 Si pu richiedere per Email a Al costo di euro 20, comprese le spese di spedizione La rilevazione dellalterazione del sistema elettromagnetico cellulare La medicina ufficiale non dispone attualmente di strumenti adatti per la rilevazione delle alterazioni del segnale elettromagnetico fra le cellule, dunque non in grado di attuare una medicina preventiva, che intervenga nel momento in cui vi sia solo unalterazione funzionale e non ancora strutturale, cio nella fase pre-clinica iniziale della malattia. Ho dedicato la mia vita professionale allo studio e messa a punto delle metodiche in grado di intervenire nella fase funzionale della malattia. (Helping, la chiave del benessere, Visologia, Guarire linguaribile, Sugarco edizioni, Corso di Iridologia, DeVecchi edizioni), esse sono:
Esula dallo scopo di questo libro approfondire ulteriormente largomento, ma desidero precisare che con il complesso di queste metodiche si riescono ad individuare le cause individuali delle malattie, cosa che ancora la medicina ufficiale non in grado di attuare e che quindi si possono guarire condizioni considerate inguaribili. In particolare la misura elettrica dei punti di agopuntura consente di rilevare con grande precisione e ripetibilit le alterazioni indotte sullorganismo dai campi elettromagnetici. Esistono punti di agopuntura che corrispondono allattivit dei plessi neurovegetativi, che costituiscono il sistema di controllo elettrico ed elettrochimico dellattivit degli organi interni. Per esempio il plesso celiaco controllo lattivit degli organi digestivi, il plesso cardiaco del cuore, i plessi addominali e pelvici dellattivit intestinale e sessuale, ecc. I plessi neurovegetativi sono la prima parte del corpo ad essere colpita dallelettrosmog e dalle geopatie; il persistere di unalterazione dei plessi neurovegetativi conduce dapprima ad alterazione funzionale dellorgano controllato e poi ad alterazione strutturale o malattia. Perci, al fine di attuare una ricerca sistematica degli effetti sul corpo umano dei campi elettromagnetici naturali e artificiali, ho iniziato a misurare in volontari sani, i punti neurovegetativi normali, esponendo in seguito il corpo allelettrosmog e/o alla geopatia. La maggior parte dei punti neurovegetativi appare, poco o tanto alterata, quando il corpo esposto a un campo disturbante. Allontanandosi poi dalla fonte di disturbo, se lesposizione dura pochi secondi, il plesso neurovegetativo recupera quasi istantaneamente il valore di normalit. Viceversa lalterazione tende a persistere, proporzionalmente al tempo di esposizione. Stimolato da queste esperienze, ho iniziato a chiedere a tutti i pazienti nei quali rilevavo unalterazione dei punti neurovegetativi, se vi erano delle condizioni a loro conoscenza di esposizione allelettrosmog, come portare a lungo il cellulare in una tasca interna della giacca (colpito soprattutto il plesso cardiaco con sintomi quali palpitazioni, aumento o diminuzione o sbalzi pressori, fastidi toracici, dolori intercostali, ecc.) o alla cintura (plesso pelvico: disturbi sessuali come impotenza nelluomo, mancanza di libido e irregolarit mestruali nella donna, ecc.) o in una borsa allaltezza dello stomaco (plesso celiaco: disturbi digestivi, gonfiori addominali, meteorismo, ecc.) oppure chiedevo se per lavoro o impiego personale queste persone utilizzassero comunicare diverse volte al giorno e per lungo tempo con il cellulare (plesso cervicale, nervo vago nel collo, nervi cranici, regione temporale e parietale del cervello con sintomi quali cefalea, stanchezza, mancanza di memoria, difficolt di concentrazione, irritabilit, dolori cervicali, nausea, disturbi digestivi, reflusso gastro-esofageo, secchezza delle mucose della bocca, gengivite, alterazioni del gusto e dellolfatto, facilit a disturbi infiammatori della gola, tonsille e seni paranasali, aumento, diminuzione o variazioni improvvise e inspiegabili della pressione arteriosa, sensazione di calore al capo, diminuzione delludito, vertigini, nevralgie trigeminali, ecc.). Almeno sei volte su dieci la risposta stata affermativa, in altri casi stata appurata una radiosveglia o una radio o un apparecchio televisivo, insomma uno strumento collegato a rete in stand by vicino al capo durante la notte oppure durante il giorno sul luogo di lavoro o unesposizione prolungata allo schermo del computer o una vicinanza a quadri elettrici o multiprese o strumenti elettrici impiegati per lavoro come il phon per i parrucchieri, il motore di una sega elettrica per i carpentieri o il tornio per i tornitori o cavi elettrici, in ambienti come quelli della televisione, dove si alimentano numerose telecamere e schermi o altri strumenti o centrali elettriche, oppure labitare vicino ad elettrodotti o ripetitori radio-televisivi e/o della telefonia mobile In alcuni casi infine non si appurata a una prima indagine anamnestica (cio in base alle domande poste e al ricordo o valutazione personale) alcun indizio di un campo di disturbo elettromagnetico. In queste ultime situazioni, quando si potuto, stata fatta una indagine sul luogo di abitazione o di lavoro, per individuare geopatie (campi di disturbo prodotti da acque sotterranee nelle abitazioni poste a piano terra o ai piani pi bassi, reti cosmiche di Hartmann e Curry o interazioni fra queste condizioni). Nei casi in cui si potuto operare lindagine si sempre individuata una causa geopatica, alcune volte gi la persona aveva consultato un esperto, che aveva consigliato di spostare il letto o lo spazio di lavoro, cosa per che spesso risultava impossibile, a meno di non traslocare in altro luogo o ristrutturare lappartamento, cosa che evidentemente difficile da attuare. A tutte le persone esaminate dove fu rilevata lalterazione elettrica dei punti neurovegetativi, fu applicato un biomagnete e allincirca nove volte su dieci, i punti si equilibravano nellarco massimo di un minuto. Resistenza alleffetto del biomagnete: Circa una volta su dieci la presenza del biomagnete migliorava scarsamente o per nulla lalterazione elettrica neurovegetativa nello spazio di un minuto: in tali casi si sono rilevati sempre campi di disturbo interni al corpo, quali:
La presenza costante del biomagnete in contatto con il corpo per almeno 24 ore, riduce di oltre il 50% le alterazioni dei punti neurovegetativi in tutti questi casi pi difficili e contribuisce alla cura anche delle malattie pi gravi, potenziando lazione di tutte le misure salutistiche e le terapie, migliorando soprattutto pi rapidamente i sintomi. Infine la presenza del biomagnete potenzia tutte le misure di medicina preventiva, contribuendo a prevenire o a ridurre la gravit e la persistenza di malattie stagionali come linfluenza, le malattie da raffreddamento, le allergie. Ci induce a pensare, che, oltre la migliore regolazione neurovegetativa, il biomagnete agisca migliorando lequilibrio immunitario. In conclusione, lesperienza condotta negli ultimi anni conferma leffetto del biomagnete:
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