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VISOLOGIA
Una spiegazione generale della Visologia
Visologia in una visione sintetica
Autore: Dott. Flavio Gazzola
La Visologia o diagnosi attraverso i segni del viso Ciò avviene a costo zero, richiedendo solo capacità di osservazione. La Visologia fa parte delle cosiddette riflessologie zonali, che consistono nella proiezione delle funzioni del corpo o in altre parole, della “mappa” dell’organismo su determinate zone di esso, come appunto il viso, l’iride, la congiuntiva, il padiglione auricolare, la lingua,le arcate dentarie, il cranio, l’addome, la pianta del piede. Queste riflessologie si chiamano anche “zonali”in quanto delimitate in particolari zone anatomiche del corpo a differenza per esempio dell’agopuntura, che rappresenta la proiezione del corpo sull’intero manto cutaneo e che costituisce dunque un sistema riflessologico non zonale, ma “sistemico”. La Visologia può essere impiegata insieme con qualsiasi altra tecnica diagnostica, per approfondimento o confronto. In particolare è molto utile applicata insieme con l’iridologia. Si può affermare che l’Iridologia a basso ingrandimento fa parte della Visologia: certi evidenti segni dell’iride possono essere rilevati a occhio nudo o con una lente di ingrandimento e completano l’analisi generale del viso. Anche l’Auricologia o studio riflessologico del padiglione si può considerare parte della Visologia. La palpazione del padiglione rileva zone dolorose corrispondenti a parti del corpo disturbate, soprattutto parti della colonna, ma anche degli organi interni. Questi dati si possono facilmente raccogliere e aggiungere alle altre informazioni. La Craniologia o studio riflessologico del cranio offre ugualmente informazioni ulteriori, sia nella zona frontale, sia in quella temporale, sia nell’area parieto-occipitale. Altre riflessologie integranti la Visologia sono la riflessologia della lingua e quella dei denti. Questi argomenti fanno parte dei corsi di Visologia. In conclusione vi sono almeno cinque riflessologie che completano e integrano i dati raccolti dall’esame del viso. L’esame del viso a sua volta comprende un’analisi complessiva o primaria e un’analisi settoriale più dettagliata o secondaria. La mappa del corpo si manifesta in modo generale nelle tre aree primarie del viso, corrispondenti grosso modo alle tre aree di innervazione trigeminale, la superiore (frontale) corrisponde alla parte superiore del corpo, l’intermedia (nasale) al torace e agli arti superiori, l’inferiore (buccale) all’addome e agli arti inferiori. Al’interno di ogni area primaria, vi è poi una completa rappresentazione del corpo e le singole parti sono rappresentate da aree più piccole dette aree secondarie. Di conseguenza vi sono tre rappresentazioni del corpo in ciascuna delle tre aree trigeminali, oltre a una rappresentazione generale dell’organismo sull’insieme delle tre aree primarie. Ciò che è interessante dunque è che un organo, per esempio il fegato, è rappresentato tre volte in ciascuna delle tre aree trigeminali. Se l’alterazione “fegato” appare nell’area primaria superiore, vi è una relazione fra l’attività neurosensoriale rappresentata dal capo e la disfunzione epatica, per esempio un atteggiamento collerico, un carattere iracondo oppure forti arrabbiature; avremo dunque una relazione causale bidirezionale fra l’emozione “collera” o “aggressività” e la funzione “fegato”. Se l’alterazione “fegato” appare nella zona intermedia, vi è una relazione fra fegato e organi toracici, per esempio disfunzioni cardio-respiratorie che causano disfunzioni epatiche o viceversa. Se l’alterazione “fegato” è localizzata inferiormente, vi è relazione fra disturbi gastro-intestinali e disfunzioni epatiche. Un secondo aspetto di particolare interesse è la relazione fra organi contigui sulla mappa del viso. Per esempio, la linea cosiddetta dell’ipertensione, che percorre il viso in senso orizzontale da uno zigomo all’altro, entra in contatto alle estremità laterali con le aree del rene e del cuore, nella parte inferiore è in relazione con gli organi gastro-intestinali, nella parte superiore con le aree del fegato, della circolazione venosa portale e degli arti inferiori. La presenza di segni contemporaneamente nelle aree renali indica l’origine dell’ipertensione, per esempio appunto problemi renali; segni nelle aree del cuore (H1 e H2) indicano la partecipazione della funzione cardiaca; segni nelle aree digestive e intestinali indicano l’origine dell’ipertensione da problemi digestivi e assimilativi. In conclusione l’osservazione delle contiguità sulla mappa indica il concatenamento causale dei disturbi. Per una valutazione generale possiamo quindi ricorrere:
In conclusione si può raggiungere una sufficiente definizione diagnostica in modo sistematico. Il libro fornisce una tabella dettagliata dei rimedi omeopatici più noti, aventi un quadro di segni e sintomi specifici riferentesi al viso. Potremo definire un viso “Chamomilla” o “Aconito”, ecc., in relazione con il quadro già noto in omeopatia. Per chi si occupa di agopuntura e di micromassaggio cinese o di cromopuntura o magnetopuntura o chimiopuntura, la Visologia offre una messe inesauribile di informazioni. Un ulteriore settore di studi è offerto dagli aspetti psicosomatici e caratteriali del viso, introdotti nel capitolo dedicato alla “Fisiognomia”. Vi sono presentati molti dati della tradizione, che pongono la forma del viso in relazione con quadri caratteriali “planetari”. Si possono dunque valutare contemporaneamente disfunzioni fisiche ed emozionali, svelate dalla Visologia con gli aspetti caratteriali introdotti dalla Fisiognomia classica o dalla moderna Morfopsicologia o persino della Frenologia, cioè la forma del cranio, vista in relazione con il carattere. Chi si specializza in Visologia potrà sviluppare e integrare nei suoi studi tutte queste informazioni di grande importanza per il corretto mantenimento della salute. In una visione costacurtiana infine il viso diviene lo specchio immediato dello stato dell’intestino, nelle relazioni con gli altri organi, con le emozioni, con il carattere Bibliografia: Domande:
II. In Visologia la cosiddetta linea dell’ipertensione:
III. In Visologia l’area secondaria del fegato è rappresentata:
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