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ANNUNCI E COMUNICATI
La SIOMI è stretta fra la legge Lucchesi per il riconoscimento della naturopatia e il comitato di bioetica che vuole persino negare l'omeopatia
Un momento critico
Autore: SIOMI

 

Un momento di grandi tensioni e confusione

 

SIOMI

 

L'informazione SIOMI

Newsletter della Società Italiana

di Omeopatia e Medicina Integrata

riservata ai soci della SIOMI

 

SIOMI: Via Cornalia, 7 - 20124 Milano

Tel.: 02.6710.0819 - Fax: 02.6738.6977

E-mail: siominforma@siomi.it - Sito Internet: www.siomi.it

Direttore: Stefania Piloni - Coordinamento redazionale: Gino Santini

 

 

Lettera del Presidente ai Soci

 

Cari amici,

 

vi scrivo per condividere con voi i fatti salienti del momento politico che stiamo vivendo. Questi i temi che ci riguardano più da vicino.

 

 

Progetto Lucchese:

confusione tra ruoli in una Legge senza decoro

 

        L'onorevole Lucchese, nonostante le nostre reiterate osservazioni, rimane sulle propria ostinata posizione. Quanto SIOMI temeva si è fatalmente avverato: in parlamento sarà presentato un progetto di Legge che intende normare insieme ai medici esperti in MC, anche i naturopati, gli operatori del reiki e quant'altro.

 

        La confusione di ruoli è davvero pericolosa e l'immaginario collettivo rischia di confondere categorie professionali completamente diverse. Anche la stampa, dai quotidiani nazionali alle riviste, annovera tra le medicine complementari i fiori di Bach, il Reiki, la cromoterapia e la naturopatia. Giorni fa sono stata contattata da una giornalista che mi ha domandato se per caso io fossi anche pranoterapeuta!

 

        Ma se l'Onorevole non molla neanche noi lasceremo la presa. Negli ultimi due anni abbiamo inviato a Lucchese e alla FNOM tre memorie sull'argomento. Il 18 marzo scorso, in FNOM, in occasione della riunione della Commissione per le MNC, ho potuto ribadire con forza alla presenza dell'Onorevole Lucchese e di tutti i Membri della Commissione, la nostra totale disapprovazione per una Legge così impostata , per questo "calderone" indecente che, se fosse approvato, ci farebbe finanche vergognare di essere medici esperti in medicine complementari.

 

        La partita non è chiusa dal momento che alcuni parlamentari presenteranno nuovi emendamenti sui temi da noi sostenuti; la stessa FNOM, che riconosce le osservazioni della SIOMI meritevoli di considerazione, potrà presentare altri emendamenti alla proposta di legge.

 

        Un ringraziamento speciale è rivolto al nostro Presidente Del Barone, il quale in nessuna occasione ha omesso di difendere con lealtà ed autorevolezza la nostra professionalità.

 

        Tuttavia, proprio sul tema della legge Lucchese, è bene che sappiate qual'è la posizione delle altre associazioni di Medicina Complementare. Mentre SIOMI e tutte le otto sigle del nostro Coordinamento Nazionale per la Medicina Omeopatica (ARTI, CISDO, CSOA, GRUPPO DULCAMARA, ISMO, OMOIOS, SIOMI, SMB) hanno ribadito all'Onorevole i limiti di questa Legge che consegna alla deriva la nostra dignità, le altre associazioni di MC non sembrano trovare nulla da ridire in un progetto di Legge così concepito. Difendono il termine "medicine non convenzionali" e 'gioiscono' davanti alla ipotesi di un percorso formativo di ben 1500 ore (tante quante ne occorrono per una Laurea in Fisica). Se un percorso didattico di questo tipo fosse approvato rischierebbe seriamente di rendere impraticabile la formazione in MC per la maggioranza dei medici. Le stesse associazioni peraltro non sembrano avere niente da ridire riguardo l'indecorosa "convivenza" con naturopati, pranopratici e operatori del reiki.

 

        E allora amici, continueremo la nostra battaglia, altrimenti tra un po', tra un informatore del farmaco e uno del medicinale omeopatico, troveremo davanti alla porta del nostro studio, convinto di poter ricevere ascolto, anche l'informatore di una ditta che produce pendolini!

 

 

Il Comitato Nazionale per la Bioetica

non riconosce la nostra attività professionale

 

        All'indomani dell'ingresso in Parlamento della Legge Lucchese, le principali Istituzioni si sono mobilitate per sbarrare la strada ad un progetto che legittimasse il nostro ruolo medico.

 

        Nel giugno scorso assistemmo ad una levata di scudi delle Università. La Conferenza dei Presidi di Medicina sfornò un documento contro di noi nel quale, preso atto della non scientificità delle MC, i presidi conclusero che tali materie non potevano essere oggetto di insegnamento all'Accademia.

 

        Pochi giorni fa, dopo una lunga gestazione, anche il CNB ha concluso e presentato il suo documento. In esso si afferma che le medicine complementari sono ammesse solo per gli adulti e per la cura di quelle "malattie che guarirebbero da sole". Ma il CNB ribadisce un secco "No" alle medicine complementari per la cura delle malattie "vere", e mai curare con le MC i bambini. I bambini infatti non possono dare un consenso informato e a quanto pare, quando si parla di salute, ai loro genitori non è riconosciuta la patria potestà.

 

        Se anche vi parrà di sognare dovete sapere che questo documento è molto migliore di quello che era stato preparato, e che non è stato approvato a causa della dissociazione interna di alcuni membri del CNB. Nel documento ritirato, per descrivere le nostre pratiche mediche, si faceva addirittura il paragone con l'utilizzo dell'acqua dei morti per curare l'epilessia!

 

        La SIOMI ha lavorato molto, ha inviato una documentazione scientifica al CNB, ha potuto raggiungere alcuni Membri del CNB più aperti, ha rammentato al Presidente D'Agostino una cosa ovvia, ma da loro volutamente ignorata: noi siamo medici. Abbiamo così potuto contribuire a sostenere i dubbi dei componenti più illuminati del CNB e abbiamo saputo che la comunità dei medici della SIOMI è riconosciuta da essi come una comunità affidabile ed equilibrata.

 

 

"Gruppo 2003": 300 scienziati

firmano un documento contro le MC

 

        Pochi giorni fa circa 300 scienziati, intenti a manifestare sostegno al CNB e decisi a bloccare la discussione in Parlamento di una Legge pronta a riconoscerci, hanno firmato un documento in cui si ribadisce l'esistenza di un'unica medicina, quella scientifica, quella cioè che utilizza i farmaci riconosciuti efficaci dalla EBM.

 

        Poco importa se l'EBM consegna farmaci con "licenza di uccidere" , vedi i 30.000 infarti da Rofecoxib. L'importante per loro è salvare il metodo scientifico. Gli errori potranno sempre essere rimediati dalla nuova evidenza che sconfesserà la precedente evidenza. Garattini e Garlaschelli, cofirmatari di tale "illuminato" documento, hanno affermato, dai microfoni della radio del Sole 24 Ore, che l' omeopatia è "pericolosa", che "mette a rischio la salute della gente".

 

        In quella stessa trasmissione ho potuto replicare a queste ridicole affermazioni, riaffermando la nostra professionalità, il nostro ruolo di medici. Ma sia chiaro: noi abbiamo un unico argomento incontrovertibile: il nostro equilibrio, l'assenza di alcun sentimento partigiano davanti alla scelta tra un farmaco e un medicinale omeopatico, la difesa della Medicina Una e della integrazione tra più pensieri medici. La nostra credibilità è ancorata alla peculiarità della nostra SMS: la Medicina Integrata. E' questo modo di essere e di presentarci, che accomuna tutti coloro che hanno scelto di essere soci della SIOMI, che ci ha reso credibili e rispettabili.

 

        Mentre sosteniamo questi temi, mentre cerchiamo attraverso un dialogo costante con gli accademici, con i medici di famiglia, con le Istituzioni, di avvicinare i bordi della frattura profonda che si era formata tra due comunità mediche, c'è chi ancora sceglie la guerra 'fratricida'. C'è chi proclama che "l'omeopatia è solo unicista", chi afferma che la comunità dei medici omeopati si dividerebbe in: "omeopati qualificati" e in pseudo-omeopati definiti con 'generosa indulgenza', "onesti prescrittori". Mentre noi ci adoperiamo per far progredire l'omeopatia a fianco della medicina di oggi, c'è chi continua ad insistere nel proclamare l'incontrovertibile verità dell'Organon, chi difende l'arcano potere terapeutico della dinamizzazione omeopatica e chi reclama ascolto dalla comunità scientifica convenzionale senza neanche preoccuparsi di adottare un linguaggio con essa interagibile e dunque intelligibile.

 

        Come vedete il lavoro non manca, ma per fortuna al nostro Consiglio direttivo non manca neanche la voglia di lavorare.

 

        E ora io vi chiedo di raccogliere tutta la vostra indignazione, che è anche la nostra, di continuare a tenere molto alta la vostra professionalità, perché noi ne siamo orgogliosi e abbiamo ancora voglia di rappresentarla.

 

        Non dimenticate che il progetto della Medicina Integrata è il progetto storico della SIOMI. Noi ci adoperiamo per l'evoluzione della medicina e per la realizzazione di una medicina più degna di quella che pratichiamo oggi.

 

        Molti di voi non hanno ancora rinnovato l'iscrizione alla SIOMI per l'anno 2005. Sono solo 20 Euro, più o meno come offrire una colazione al mese alla vostra dignità! Non perdete tempo. Se non fossimo stati più di mille non avremmo potuto contare così tanto. Se non fossimo sempre così tanti non potremmo chiedere attenzione ai nostri temi con la stessa determinazione di oggi.

 

        Io confido nel vostro attivo sostegno e nella vostra solidarietà.

 

        A breve vi invieremo il programma del nostro prossimo convegno. Vedrete, il prossimo evento della SIOMI sarà per tutti noi un ulteriore motivo di orgoglio, un altro salto di qualità.

 

A voi tutti un caro saluto,                  Simonetta Bernardini

 

 

 








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