La negata la scientificità della Medicina Ufficiale
Dr. Flavio Gazzola
Ricevo via Internet e porto all’attenzione dei lettori di www.naturalismedicina.it, un comunicato dove compare una perizia tecnica autorevole riguardante la supposta e assoluta scientificità della Medicina Ufficiale, sbandierata sempre e in ogni occasione contro tutti coloro i quali sostengono idee diverse in campo medico, sempre tacciati di ciarlataneria e squalificati come pericolosi eretici dilettanti
Secondo tale punto di vista è solo ed esclusivamente ricorrendo a protocolli terapeutici accettati ufficialmente che passa la possibilità di ogni guarigione per il paziente.
Che ciò non corrisponda a verità è sotto gli occhi di tutti ed è testimoniato dal crescente successo presso il pubblico della medicina integrata con metodiche naturali e comunque non convenzionali.
Il dottor Geerd Hamer è la figua attualmente più nota per la sua proposta eretica riguardante la patogenesi e la cura dei tumori. Secondo Hamer ogni tumore inizia in una zona eventualmente predisposta da processi infiammatori cronici e/o pi “debole” geneticamente, in seguito a un evento personale emozionalmente scioccante.
Questa teoria fu da lui inizialmente concepita in seguito alla perdita drammatica del figlio, quando lui steso sviluppò un tumore al testicolo e sua moglie un tumore al seno.
In seguito a tali eventi, culminati infine con la morte anche della moglie, il dr. Hamer prese in esame migliaia di casi di tumore: in tutti egli rilevò la stessa patogenesi emozionale e altri due eventi conseguenti: un gonfiore di aree cerebrali collegate con il tipo di emozione negativa vissuta e successivamente lo stabilirsi di un tumore nell’area organica connessa con l’area cerebrale.
Questo insiemedi eventi fu chiamato “Triade di Hamer”
Per avere applicato le proprie idee in campo terapeutico egli fu ed è perseguitato come è accaduto sempre e in ogni luogo ad altri ricercatori prima di lui, affrontando persino il carcere.
Ma il dottor Hamer non si è mai arreso ed ha sottoposto alcune semplici domande ad un illustre epistemologo, cioè esperti in metodologia scientifica, il professor Niemitz.
Di seguito vi è la risposta di Niemitz ai quesiti posti da Hamer.
Ciascuno giudiche secondo coscienza e buon senso!
I S T I T U TO SUPERIORE DI TECNICA, ECONOMIA E CULTU R A
Perizia in merito alla Nuova Medicina
Del Prof. dott. Hans-Ulrich Niemitz
Istituto superiore di Tecnica, Economia e Cultura di Lipsia
Ambito professionale:
Storia ed Etica della tecnica e delle Scienze naturali
Le domande relative alla perizia
Con la lettera del 23 luglio 2003 il Dr. med. Mag. Ryke Geerd Hamer mi ha chiesto di dare una “risposta scientifica” alle tre domande seguenti:
1. È possibile e lecito che una medicina (quella ufficiale), basata solo su ipotesi, si dichiari pomposamente “scientifica” sebbene sinora non si sia mai proceduto nemmeno a una sua sola verifica?
2. Per contro non sarebbe lecito e d’obbligo dichiarare la Nuova Medicina Tedesca “scientifica” (che non si basa su nessuna ipotesi) e “valida” (già solo in virtù dei 30 protocolli di verifica presentati) nel senso delle massime conoscenze scientifiche odierne?
3. Nell’ambito delle scienze naturali non è consueto e sufficiente superare anche solo un’unica verifica per provare la correttezza di una teoria, in questo caso della Nuova Medicina?
Premessa
In sostanza il dottor Hamer propone fondamentalmente due domande alle quali risponderò riferendomi solo alla patologia del cancro, sebbene la Nuova Medicina abbia elaborato spiegazioni e teorie per qualsiasi “malattia” in generale, per le “psicosi” o per “gli atti delittuosi spontanei”. Le domande sono:
A) La medicina ufficiale è scientifica e corretta ?
B) La Nuova Medicina è scientifica e corretta?
RISPETTO ALLA DOMANDA A):
La medicina ufficiale ricorre sì a metodi scientifici (per es. l’osservazione e la statistica) ma a causa delle sue numerose ipotesi, cioè delle supposizioni (non provate) non è né scienza (infatti per essere “scienza” o scienziato non basta solo utilizzare dei metodi scientifici), né, ancor meno, può essere considerata una scienza naturale. Non ha una sola teoria che non si basi su un’ipotesi per quanto riguarda gli eventi biologici che si verificano nella singola “persona malata”. La medicina ufficiale può indicare ai suoi pazienti affetti da cancro solo le probabilità di sopravvivenza ricavate dalle statistiche. Significativamente nel singolo caso propende per vuote promesse terapeutiche, atti deludenti (terni al lotto) ed “esperimenti”.
Le guarigioni spontanee rimangono inspiegate.
Il 12.11.2001, poco prima della morte del Beatles Harrison, il periodico “Mail on Sunday” pubblicava la seguente notizia: “George Harrison (58 anni) sta visibilmente meglio dopo una radicale terapia di radiazioni fatta a New York. La nuova discutibile terapia è stata definita dal medico stesso come una ‘lotteria’.”
Dunque una delle persone più famose e ricche non è riuscita a trovare una cura per il cancro che non fosse del tutto aleatoria. Come ci si può spiegare tutto ciò? Solo con il fatto che la medicina ufficiale non è in grado di offrire nessuna terapia che non sia una lotteria.
Dunque, la medicina ufficiale non è scientifica e non è in grado di comprendere lo sviluppo delle “malattie” e ancor meno delle guarigioni spontanee. Pertanto non è una scienza. Essa non è esatta: secondo un corretto giudizio umano e le massime conoscenze odierne deve essere ritenuta sbagliata.
RISPETTO ALLA DOMANDA B):
la Nuova Medicina ha una teoria, ovvero un modello dell’evento cancerogeno e in generale della “malattia”, che è scientifica, priva di ipotesi e quindi verificabile (riguardo a eventuali falsificazioni vedi più in dettaglio più avanti nella perizia vera e propria). È in grado in ogni singolo caso, in modo verificabile e senza ipotesi (ovviamente dopo una precisa anamnesi) di spiegare scientificamente l’evento patologico. Poiché quest’ultimo è prevedibile in base alla teoria, è possibile fare proposte terapeutiche mirate per il singolo caso e perciò scientificamente fondate.
(Si possono comprendere le complicanze che eventualmente possono insorgere durante la terapia e quindi si può impostare quest’ultima di conseguenza. Ciò va detto perché ad Hamer viene imputato da molti organi di stampa di autodefinirsi guaritore miracoloso e di garantire la guarigione. Va tenuto presente che nessun medico al mondo può prevedere e quindi impedire i nuovi shock conflittuali che scatenano il cancro; si può però creare una situazione - ed è quello che Hamer raccomanda ai suoi pazienti - in cui si cerca di evitare nuovi shock conflittuali).
Dunque, la Nuova Medicina è scientifica ed esatta rispetto ai criteri delle scienze naturali. La Nuova Medicina è una scienza e pertanto il metodo più sicuro per guarire le persone “malate di cancro”.
Riguardo alla domanda n. 1
La scienza
Non è affatto una questione vana discutere su che cosa sia o debba essere la scienza. Nel dizionario enciclopedico (Enciclopedia Brockhaus 2001) si legge: “Scienza ... la totalità del sapere umano di un’epoca ...; un insieme di cognizioni che si riferiscono ad un determinato argomento e si trovano in un medesimo contesto causale ... La scienza descrive metodicamente un sapere consolidato, fondato su un insieme di principi e quindi comunicabile intersoggettivamente e verificabile, conforme a criteri scientifici ben definiti (per es. validità generale, sistematicità).”
L’incertezza della spiegazione fornita porta comunque alla conclusione che la scienza deve seguire criteri scientifici. Nondimeno è chiaro che l’attributo “scientifico” si usa solo quando si dispone di un sapere (riguardo ai contenuti e ai metodi) che consiste di asserzioni (o teoremi) verificabili.
La scienza produce asserzioni verificabili
Un’asserzione o un sistema di asserzioni ha validità scientifica solo quando tali asserzioni offrono la possibilità di essere confutate, ossia, per dirla in linguaggio corrente, di verificare se sono false. La ragione per la quale le scienze naturali esatte sono dette esatte sta nel fatto che esse fanno solo asserzioni che possono essere smentite (o, in linguaggio corrente, verificate sulla loro veridicità) tramite esperimenti che danno lo stesso risultato sempre, in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Non tutte le scienze naturali si fondano solo su esperimenti ovvero possono fondarsi solo su di essi. La biologia ad esempio, e di conseguenza anche la medicina, devono basarsi largamente su osservazioni di decorsi “naturali”. Queste osservazioni poi, se le condizioni ambientali sono uguali nelle relative osservazioni, possono essere utilizzate per valutare gli esiti degli esperimenti. Poiché di regola la medicina ufficiale non può fare asserzioni potenzialmente confutabili per il singolo caso, essa ripiega sulla statistica. La statistica è matematica, quindi scienza, ma non è una scienza naturale. (Del resto con ciò si fallisce lo scopo più importante del lavoro terapeutico, cioè quello di poter aiutare scientificamente il paziente nel suo “singolo caso” oltre a dargli assistenza umana. Esempio: il medico tradizionale comunica al malato di cancro le probabilità di sopravvivenza. Non è in grado di dire al paziente quello che deve fare per “guarire”).
Le ipotesi sono delle asserzioni non ancora verificate o, piuttosto, inverificabili. Si parla di ipotesi qualora si possano fare solo asserzioni che non offrono (ancora) la possibilità di essere smentite. Nel linguaggio corrente un’ipotesi è una supposizione e, in sostanza, lo è anche nella teoria scientifica, cioè un’asserzione la cui veridicità non è ancora stata stabilita ma che serve da congettura da cui derivare delle teorie e delle previsioni (vedi dizionario enciclopedico Brockhaus 2001). Quando Isaac Newton presentò la sua teoria della gravitazione universale e gli venne chiesto da dove questa derivasse, egli rispose: “Non faccio nessuna ipotesi”. Con ciò intendeva che ognuno poteva verificare l’esattezza della legge di gravità da lui formulata (ovvero in termini moderni: poteva provare a confutarla) ma che altra cosa è spiegare la gravitazione. Dato che ciò non gli era riuscito (non fu in grado di trovare nessuna asserzione che offrisse la possibilità di essere smentita) egli disse che questo era il compito delle generazioni di scienziati dopo di lui, cosa che peraltro sino ad oggi non si è stati capaci di fare.
Nuova Medicina, medicina ufficiale e asserzioni (non) confutabili
Conformemente a questa visione della scienza, il dottor Hamer dice di non fare nessuna ipotesi. Ciò che egli afferma va verificato in qualsiasi momento per qualsivoglia persona (dunque in qualsivoglia singolo caso) alla quale sia stato diagnosticato il cancro o una “malattia” oncoequivalente. Ciò significa che qui esiste la possibilità di smentire le sue asserzioni in ogni singolo caso (di verificarne la correttezza). Ad esempio, l’ipotesi della medicina ufficiale che esista un sistema immunitario, è un’asserzione che non permette di essere smentita. Sino ad oggi nessuno è stato in grado di osservare direttamente il sistema immunitario. Di fatto a partire dall’ipotesi del “sistema immunitario” (quindi dalla supposizione che ne esista uno) vengono costruite delle teorie e delle previsioni e a queste si sono ricollegati “fatti” osservabili che hanno valore di conferma. Tuttavia non si prende in considerazione che questi fatti possono servire da conferma anche per altre asserzioni (nota: dal punto di vista scientifico è possibile agire unicamente di smentita e non di conferma). La medicina ufficiale non riconosce che l’ipotesi del “sistema immunitario” non si può affatto smentire, quindi alla fine essa non costituisce nessuna asserzione scientifica.
Le diverse asserzioni che microbi possano attivarsi nel corpo a causa della deficienza del sistema immunitario (così ritiene la medicina ufficiale, la quale non può prevedere nel singolo caso il momento di tale attivazione e quindi ne dà solo una motivazione “logica”; ma logico non significa automaticamente vero o reale; anche le favole sono logiche, altrimenti non si potrebbero raccontare; tutt’al più la medicina ufficiale arriva a formulare asserzioni statistiche) oppure che i microbi siano attivi a causa di un comando dato dal cervello o dall’organismo, che appunto sta mettendo in moto un “programma speciale” (così ritiene la Nuova Medicina: essa può prevedere e anche spiegare il momento dell’attivazione nel singolo caso. È l’inizio della seconda parte del programma speciale; la Nuova Medicina possiede un modello psico-biologico dell’organismo e quindi non ha bisogno di nessuna statistica) indicano che la Nuova Medicina rispetto ai microbi e alla loro attivazione sviluppa delle asserzioni potenzialmente negabili, cosa che invece la medicina ufficiale non può fare. Nel linguaggio corrente si dovrebbe dire che la medicina ufficiale produce un miscuglio non comprensibile di asserzioni pseudologiche, fiabesche e non comprovabili (cioè non è scientifica), per contro la Nuova Medicina offre una struttura chiara di asserzioni logiche e verificabili nella realtà (cioè è scientifica).
Il problema della “verifica”
Nella domanda n. 1 si afferma che la medicina ufficiale si basa soltanto su delle ipotesi e che non si è mai provveduto ad eseguire anche una sola verifica delle sue ipotesi. È davvero così? Purtroppo va detto che la situazione è ancor peggiore. Come già spiegato, la medicina ufficiale in moltissimi casi non è in grado di produrre delle asserzioni che si possano smentire (e con ciò perde totalmente ogni suo diritto di pretendersi “scienza”).
Quindi è di per sé impossibile fare una “verifica”, qualunque essa sia (nella risposta alla domanda n. 3 si spiega in modo esauriente quale essa potrebbe essere). In pochissime parole “verifica” significa riconoscere come vero o giusto oppure confermato un sistema di asserzioni (incluso il corrispondente modello) e nel metterlo a frutto in modo corrispondente (in medicina ciò significherebbe fare una terapia adeguata). Una “verifica” dunque è una faccenda ovvero una questione etica, pertanto politico-sociale e infine giuridica.
Risultato della domanda n. 1
La medicina ufficiale non può definirsi una scienza naturale perché essa o offre solo asserzioni che non danno la possibilità di una smentita oppure resta intrappolata già prima in contraddizioni insolubili. La Nuova Medicina è una scienza naturale perché offre un modello psico-biologico dal quale si derivano delle asserzioni che danno la possibilità di essere smentite. Poiché finora nessuna delle sue asserzioni ha potuto essere smentita, la Nuova Medicina deve perlomeno essere dichiarata più scientifica della medicina tradizionale che appunto è in grado di lavorare tutt’al più con le statistiche (cioè non può fare nessuna asserzione scientifica per il caso singolo!). Si deve concludere che la medicina ufficiale non è una scienza naturale né per i suoi contenuti né per i suoi metodi.
Riguardo alla domanda n. 2
La risposta è la seguente: sì, la Nuova Medicina è corretta. È importante rilevare, come viene ulteriormente chiarito nella risposta alla domanda n. 3, che è da considerarsi giusta “secondo le massime conoscenze scientifiche odierne” (si tratta di una questione etica). Dunque: le asserzioni della Nuova Medicina si fondano su un insieme di principi ed è comunicabile intersoggettivamente e verificabile nel singolo caso, cioè soddisfa i criteri delle scienze naturali (per es. validità generale, sistematicità, possibilità di previsione, descrizione causale di eventi passati, possibilità di smentita).
Risultato della domanda n. 2
Sì, la Nuova Medicina è giusta.
Riguardo alla domanda n. 3
Per la terza questione occorre tornare a chiedersi: sufficiente per cosa? Per confermarne l’esattezza? A questo proposito è già stato detto tutto nella risposta alla domanda n. 2 (sì, la Nuova Medicina è corretta). A stretto rigore scientifico le verifiche non bastano mai. Dunque sotto l’aspetto anche puramente “scientifico” non si può rispondere a questa domanda perché non è mai possibile decidere in modo definitivo se una teoria è “verificata”.
Infatti ciascuna teoria ha carattere di modello. Quindi una teoria non può mai coincidere completamente con la realtà. Se ciò accadesse, questo modello coinciderebbe con la realtà e quindi non sarebbe più un modello. Ora se una teoria non può essere smentita per un periodo di tempo prolungato e se le teorie concorrenti ovvero le loro applicazioni (qui terapie) danno dei risultati peggiori della nuova teoria, allora si deve riconoscere la validità della nuova teoria; si tratta di una questione di correttezza, onestà e ragionevolezza etica e scientifica. La nuova teoria deve essere accettata come spiegazione e deve esserne consentita l’applicazione nei problemi pratici, cioè i pazienti devono poter decidere liberamente della propria terapia. Per quanto riguarda la Nuova Medicina ciò significa che la “medicina ufficiale” ovvero la nostra società deve dare spazio alla Nuova Medicina.
Osservazione: che cosa sono i fatti.
L’esempio delle metastasi: fatto o ipotesi?
Di seguito presentiamo una precisazione relativa al carattere spesso ideologico dei “fatti” ovvero della “correttezza”: prima della scoperta del sistema copernicano all’uomo sembrava giusto credere che alla sera il sole tramontasse (andasse sotto), cosa che gli appariva come un fatto e di cui peraltro era assolutamente convinto. Il modello della terra, intesa come un disco che galleggia nel mezzo dell’universo, e dei corpi celesti, a loro volta fissati su una sfera vitrea che avvolgono tutti insieme la terra girandole intorno, confermava questa convinzione. Oggi quasi tutte le persone sanno come stanno le cose in realtà, ma solo perché viene loro spiegato sin dall’infanzia. Ancora oggi usiamo l’espressione “tramonto del sole” (il sole che scende) sebbene ciò non corrisponda ai fatti. Questo modo di dire è rimasto legato al vecchio modello erroneo; ma non è un problema perché chiunque sa come stanno le cose veramente.
Se la Nuova Medicina verrà riconosciuta, il termine “metastasi” è destinato a scomparire. La parola metastasi di fatto significa solo “secondo cancro o cancro secondario” ovvero cancro aggiuntivo a quello già presente. La medicina ufficiale però collega a questo termine l’ipotesi che il primo cancro sia in qualche maniera (precisamente per una specie di contagio all’interno del corpo) la causa del cancro secondario. La Nuova Medicina non nega la realtà del “cancro secondario” ma dice che non si tratta affatto di una metastasi. Afferma invece che ogni “cancro secondario” viene causato da un relativo conflitto. Tragicamente perlopiù sono dei conflitti derivanti dalla stessa diagnosi di cancro (solo in casi rarissimi gli animali manifestano delle “metastasi”).
La convinzione che il cancro si diffonda all’interno del corpo come per un contagio è solo un’ipotesi o una supposizione (ma per la medicina ufficiale si tratta di un fatto). Se esistesse questo contagio intracorporeo si dovrebbero vietare tutte le trasfusioni di sangue a causa del pericolo incombente di diffondere il cancro per infezione. Fino ad oggi non esiste nessun “test sanguigno per il cancro” e non si è a conoscenza dell’impiego di marcatori tumorali per controllare la presenza del cancro nei donatori di sangue. Ciò indica che la medicina ufficiale stessa non prende molto sul serio la propria ipotesi riguardante le “metastasi” (che essa però considera un fatto!) ovvero praticamente si contraddice (di fatto le autosmentisce!) ogni volta che esegue una trasfusione di sangue. Un medico tradizionale addurrebbe come giustificazione, e del tutto a buon diritto, che nell’uomo non è ancora mai stato osservato un contagio di cancro da un corpo all’altro.
La Nuova Medicina per contro sostiene coerentemente: ogni evento cancerogeno rimanda a uno shock conflittuale, ogni cancro secondario rimanda ad un secondo shock conflittuale. Se così non fosse, gli avversari della Nuova Medicina dovrebbero essere in grado di verificarlo (cioè smentirlo).
Risultato della domanda n. 3
La medicina ufficiale suppone che le sue ipotesi siano dei “fatti”. Ma va notato che il “sistema di fatti” della medicina ufficiale è contraddittorio ovvero in gran parte costruito in modo da non poter essere potenzialmente smentito (e quindi non è scientifico).
Il sistema della Nuova Medicina invece è coerente e potenzialmente confutabile. Pertanto risulta non scientifico, non etico e quindi, da ultimo, incostituzionale non dare nessuno spazio alla Nuova Medicina.
UN COMMENTO CONCLUSIVO
La “medicina ufficiale” si trova in una situazione particolare. Poiché avanza la pretesa di essere scientifica dovrebbe, per quanto possibile, attenersi a principi apolitici e prettamente scientifici. Ma contemporaneamente essa pretende di poter godere della protezione del potere politico e quindi “non scientifico” di coloro che gestiscono i servizi sanitari. Il privilegio corporativo consente ai rappresentanti della medicina ufficiale di prendere impunemente delle decisioni nelle controversie scientifiche con mezzi che non sono scientifici, ma al contrario sono politici e legati al potere politico. La medicina ufficiale ha potuto sino ad oggi mantenersi in questa situazione in realtà “assurda” perché i non-medici (sia pazienti sia politici) non vogliono o non possono esercitare la libertà di scelta della propria terapia, come la costituzione consentirebbe loro; essi provano molta paura di fronte alla morte e alla perdita della salute che vengono minacciosamente prospettate a loro e a tutta la società, qualora rifiutino la terapia indicata dalla medicina ufficiale. E la paura è da sempre una cattiva consigliera. La contraddizione fra “scienza” e “corporazione”, nel caso in cui sia necessario curare dei bambini o dei minorenni, viene oggi superata imponendo a forza la terapia della medicina ufficiale, conformemente alla visione della corporazione e cioè secondo dei criteri non scientifici. I genitori o i tutori che su base scientifica rifiutano questa terapia per coloro che hanno in affidamento e tentano di sottrarli ad essa, sono perseguiti penalmente. Sotto il punto di vista etico ciò è una “situazione assurda”, cioè immorale, e in questo caso anticostituzionale.
RISULTATO DEL COMMENTO
La pretesa della medicina ufficiale di voler far valere la sua decisione esclusiva per la terapia a partire dalla propria “corporazione”, dunque in modo non scientifico, e di averla già fatta valere nel caso della terapia di minori, è anticostituzionale.
CONCLUSIONE
In applicazione dei criteri scientifici la Nuova Medicina deve essere considerata giusta in base all’attuale livello raggiunto dalle conoscenze scientifiche.
Per contro la medicina ufficiale, sotto il profilo scientifico, risulta un miscuglio amorfo che a causa di fatti (presunti) compresi in modo sostanzialmente erroneo non può essere smentita né tantomeno essere verificata. Pertanto secondo i criteri scientifici deve essere considerata come un guazzabuglio di ipotesi, quindi non scientifica e, a miglior giudizio d’uomo, falsa.
Lipsia, 18 agosto 2003
Prof. Hans-Ulrich Niemitz
(L'ARPC ringrazia le edizioni Andromeda per aver fornito e diffuso questo testo)
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