Home
  NUMERO 52
  aggiornato al 23/11/2024

Cosa ti interessa?


Ricerca rapida








Numeri passati:
Le Novita'  Corsi, Fiere Dizionario  Consulenza Gratis PRENOTA UNA VISITA

 
Politica e Salute
Notizie sconvolgenti sul potere delle multinazionali OGM
La polizia genetica
Autore: Percy Schmeiser

LA POLIZIA GENETICA

Abbiamo deciso di dare lo spazio dell'editoriale di questo numero a Percy Schmeiser, 73 anni, da 57 contadino nel Saskatchewan (Canada).
La sua storia è tutta da leggere (e diffondere).

Faccio l'agricoltore dal 1947 quando ho ereditato l’azienda da mio padre.
Mia moglie e io siamo famosi nelle prairies (ovvero le immense distese coltivate che si trovano nelle zone centrali degli Stati Uniti e del Canada) per il nostro lavoro di ricerca e di sviluppo sulle sementi di colza.
Sono stato parte di molti comitati agricoli, sia a livello provinciale che come rappresentante a livello federale.
Sono stato sindaco del mio paese, poi consigliere comunale per più di 25 anni.
Ho lavorato tutta la mia vita per l'approvazione di leggi e regolamenti per il miglioramento delle condizioni di lavoro degli agricoltori. Per anni, io e mia moglie abbiamo ricercato e selezionato le migliori sementi per la produzione di colza da olio.
Nell'agosto 1998 mi è arrivata una denuncia da parte della Monsanto.
Fino a quel momento non avevo avuto niente a che fare con la colza OGM della Monsanto. Non avevo mai comprato le loro sementi e non ero mai andato ad un loro meeting. Non conoscevo neanche un rappresentante della loro società.
C'erano vari elementi nella denuncia.
Innanzitutto, diceva che qualche modo ero entrato in possesso di semi di colza OGM della Monsanto senza una loro autorizzazione, li avevo piantati, cresciuti e che quindi avevo violato il loro brevetto.

Quando ci venne fatta causa io e mia moglie immediatamente ci rendemmo conto che 50 anni di ricerche e sviluppo di un seme puro di colza che fosse adatto alle prairiers, alle condizioni del suolo e del clima e in particolar modo alle malattie, erano andate in fumo, perchè probabilmente la nostra colza era stata contaminata.
Così ci siamo ribellati.
Ci sono voluti due anni di procedure legali e in quei due anni la Monsanto ha ritirato l’accusa di aver ottenuto le sementi illegalmente.
Ma ha continuato a sostenere che, dato che si era trovata colza OGM Monsanto nel fossato che delimitava i miei campi (a dire il vero, neanche dentro ai miei campi) significava che avevo violato il loro brevetto.
Così la mia accusa è diventata ufficialmente di violazione della loro proprietà intellettuale.
Questa decisione ha portato il mio caso all' attenzione internazionale, col rischio di diventare un esempio per altre vertenze legali del genere.

I punti principali della sentenza sul mio caso sono:
1. Non importa come la colza OGM della Monsanto, o la soia o qualsiasi altra pianta OGM entri nel capo di un contadino. Il modo più comune in cui può avvenire è l'impollinazione, o il trasporto dei semi da parte del vento, di uccelli o altri animali… Dal momento che avviene la contaminazione, il raccolto e le sementi non sono più tue.
2. L'intero raccolto dei nostri campi di colza del 1998 è andato alla Monsanto. Il giudice decise anche che non avevamo il diritto di ri-utilizzare di nuovo le nostre sementi: i semi che noi avevamo impiegato 50 anni a selezionare non sono piu’ nostri. Questo è quello che sconvolge I contadini di tutto il mondo quando gliene parlo: che un contadino che utilizza metodi convenzionali o biologici può perdere tutto da un giorno all’altro.

Un’altra cosa importante su cui soffermarsi e di cui i media non sinora occupati è il tipo di contratto che le aziende come la Monsanto utilizzano.
I punti principali del contratto con la Monsanto sono i seguenti:
1. Un agricoltore non può mai utilizzare le proprie sementi;
2. L’agricoltore si impegna a comprare sempre le sementi dalla Monsanto:
3. L’agricoltore si impegna a comprare solo i diserbanti chimici della Monsanto;
4. Se l’agricoltore viola questo contratto in qualche modo, e la Monsanto gli fa pagare una penale, si impegna a non parlarne con i media o con i vicini.

Nel contratto del 2003, poi, è stata aggiunta un'altra clausola: non é più possibile fare causa alla Monsanto per nessun motivo.
E’ impossibile portare la Monsanto in tribunale, questo è il loro contratto standard.

Un altro punto importante: gli agricoltori sono costretti a permettere agli investigatori della Monsanto di ispezionare i loro campi e i loro granai per tre anni dopo la firma del contratto, anche se -per esempio- hanno deciso di coltivare sementi OGM solo per un anno.
Negli Stati Uniti la forza di polizia della Monsanto è la "Pinkerton Investigation Services".

Nelle pubblicità della Monsanto si sollecitano gli agricoltori a denunciare il vicino, se sospettano che stia coltivando colza o soia OGM senza autorizzazione. Chi lo fa, otterrà in regalo una giacca di cuoio dalla Monsanto.
Appena alla Monsanto arriva la soffiata, vengono mandati due investigatori per controllare la situazione. Nelle prairies li chiamano "la polizia genetica". I due fanno sapere all’agricoltore di aver ottenuto una segnalazione sulle sue coltivazioni: è una vera e propria forma di intimidazione.
Cosa pensate che succeda quando questi investigatori lasciano la casa dell'agricoltore?
L'agricoltore si domanderà quale dei suoi vicini l'ha denunciato.
Così si arriva ad una rottura dei rapporti tra gli agricoltori, che cominciano ad aver paura di parlare fra loro e a sospettare l'uno dell'altro.

Un altro mezzo di controllo sono quelle che possiamo considerare vere e proprie “lettere di estorsione”. Una lettera tipo potrebbe dire una cosa del genere: “abbiamo motivo di ritenere che lei stia coltivando colza o soia OGM della Monsanto senza autorizzazione. Invece di costringerci a portarla in tribunale lei ha la possibilità di inviarci un pagamento di 100.000 o 200.000 dollari”.

Se la Monsanto non riesce a rintracciare l'agricoltore, può andare al comune e scoprire dove si trovano i suoi terrreni.
Poi viene utilizzato un piccolo aereo o un elicottero per spruzzare sul campo il diserbante "Roundup" della Monsanto.
Circa 12 giorni dopo che è stato spruzzato il diserbante, vengono a controllare: se le piante sono morte, vuol dire che l'agricoltore non ha usato le sementi OGM, ma se sono vive, Dio lo salvi!

Va sempre ricordato che non è possibile “trattenere” gli OGM.
Una volta che introduci una nuova forma di vita nell’ambiente non c’è più modo di richiamarla indietro. br> Non è possibile trattenere il vento.
Non è possibile trattenere il trasporto dei semi da parte di uccelli, api e altri animali.
Non è possibile trattenere gli OGM, che si diffonderanno ovunque con la stessa facilità con la quale è avvenuto nelle prairies.
Un’altro fatto importane è che non può esserci la “co-esistenza”. Credetemi, dalla mia esperienza di mezzo secolo da agricoltore, so che se viene introdotto un gene modificato in un qualsiasi organismo, questo gene sarà dominante. Alla fine il gene modificato prevarrà. Non è possibile avere allo stesso tempo in un paese coltivazioni OGM e biologiche o convenzionali.
Il rischio è che alla fine tutto diventerà OGM.
Non c’è più scelta.
Credetemi, gli agricoltori biologici nelle prairies non possono più coltivare la soia o la colza. Tutti I nostri semi adesso sono contaminati da OGM. La possibilità di scelta è stata tolta sia agli agricoltori biologici che a quelli convenzionali.

Mi viene spesso chiesto perchè mai gli agricoltori hanno cominciato a coltivare OGM quando questi furono introdotti nel 1996.
Allora la Monsanto disse agli agricoltori che, tra le altre cose, avrebbero portato a raccolti più elevati, prodotti più nutrienti e, soprattutto, che richiedevano un utilizzo ridotto di sostanze chimiche.
Penso che sia il terzo punto quello che ha colpito di più gli agricoltori.
Dal 1946-47, dopo la seconda Guerra mondiale, gli agricoltori cominciarono ad utilizzare tonnellate di sostanze chimiche all’anno. Alcune erano estremamente potenti e gli agricoltori cominciarono a rendersi conto del danno fatto all’ambiente, alla salute umana e agli animali.
La Monsanto ha detto anche altre cose, e continua a dirle: saremo finalmente stati in grado di dare da mangiare ad un mondo affamato.
Credetemi, per dare una mangiare ad un mondo affamato, non servono tutte le Monsanto di questo mondo.
Quello che ci vuole è un cambiamento nella politica, nelle modalità di commercio e nell’economia.
Quando parlo ai contadini dei paesi del terzo mondo – Africa, India, Bangladesh eccetera – gli dico che loro almeno hanno ancora una scelta. Noi in Canada non abbiamo più una scelta per quanto riguarda molto tipi di colture. E’ tutto contaminato. E nessuno ci aveva informati prima di quello che sarebbe potuto succedere.
Per concludere, perchè ci siamo ribellati alla Monsanto?
Mia moglie ed io abbiamo 72 e 73 anni.
Non sappiamo quanti anni abbiamo ancora a disposizione e guardiamo alla cosa in questo modo: come nonno mi chiedo che tipo di eredità voglio lasciare ai miei nipoti.
I miei nonni e i miei genitori mi hanno lasciato un’eredità di terra coltivabile. Io non voglio lasciare ai miei figli un’eredità di terra, aria e acqua sature di veleni.
Sono sicuro che su questo sarete d’accordo con me.
Dunque, continueremo a combattere per il diritto degli agricoltori in tutto il mondo di utilizzare le proprie sementi.

Percy Schmeiser

In due gradi di giudizio (si è in attesa del terzo) Percy è stato condannato dai giudici canadesi a pagare 170.000 dollari a Monsanto, e ha speso 300.000 dollari in spese legali, trovandosi costretto a ipotecare casa e terreni.
Accetta donazioni (si possono fare con carta di credito dal sito
www.percyschmeiser.com).

Dopo questa bella storia beneaugurante, date un'occhiata anche al via libera del governo Blair al mais transgenico Chardon LL e a cosa scrive Il diario sull'agricoltura biologica.

 








Questo sito offre gratuitamente un servizio culturale informativo generale
sulla medicina naturale o alternativa. Per qualsiasi problema di salute personale
si raccomanda di consultare sempre il proprio medico di fiducia.
NaturalisMedicina CopyRight(C) 1997-2010 Flavio Gazzola.
Organo Ufficiale della Consulta Nazionale di Medicina Naturale.