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ESPERIENZE
La cronca ci conferma come le vaccinazioni eseguite senza criterio siano pericolose
Vaccinare i bambini verso tutto ?
Autore: Dr. Flavio Gazzola

Vaccinare i bambini verso tutto?

Dr. Flavio Gazzola

Ricevo il seguente articolo tratto da una rivista medica pubblicata su Internet e lo riporto integralmente, invitando i lettori di www.naturalismedicina.com a leggerlo, per farsi un’idea dell’ideologia vaccinale attuale, riservandomi un commento al termine di esso.

Da Medicina generale (febbraio 2004)

“Pediatri di famiglia del vicentino dichiarano guerra alla meningite e al morbillo e si alleano con gli Igienisti e gli operatori dei centri vaccinali”.

L'annuncio è stato dato in un convegno a Vicenza che ha varato una strategia di intervento.

Si tratta di un problema - è stato sottolineato - che interessa quasi 50 mila bambini da zero a cinque anni che risiedono nella provincia di Vicenza: 23.482 femmine e 25.010 maschi.

La situazione vaccinale - dice Bruno Ruffato, segretario della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) della provincia di Vicenza - può ritenersi soddisfacente, ma ci sono ancora buchi’ e ritardi, specie per quanto riguarda la meningite da pneumococco e da meningococco. Esiste un vaccino sicuro ed efficace.Per il morbillo non c'è una copertura totale e quindi bisogna raggiungerla e mantenere le posizioni. Guai abbassare la guardia nel campo delle vaccinazioni”.

Una novità: al tredicesimo mese, il bambino è sottoposto alla terza esavalente e, contemporaneamente, al vaccino contro il morbillo, rosolia e parotite.

Tutto in un'unica seduta vaccinale.

 

 Questo - ha rilevato ancora Ruffato - evita a genitori e bambini un doppio stress e un doppio viaggio come quando, appena qualche mese fa, venivano richiamati solo per l’ antimorbillosa a 15 mesi.

 Poi, la seconda dose di vaccino contro morbillo, rosolia e parotite al sesto anno: avremo così un recupero dei non vaccinati e di quelli che non hanno risposto alla prima dose.

 Non si può prescindere da questo intervento se vogliamo veramente dire basta a queste malattie”.

 

Al convegno è stata lanciata la proposta di estendere la vaccinazione contro la meningite a tutti i bambini fino a 5 anni e non solo a quelli, come adesso avviene, che sono a rischio o frequentano comunità come l'asilo nido. Tutti i bambini sono uguali - hanno ribadito i pa rtecipanti all'incontro - e tutti vanno protetti.

 

Commento personale e alcune domande al Ministro

 

Il ministro della Salute on. prof. Sirchia ha bollato come retrivi e antiscientifici tutti coloro che si oppongono in qualsiasi modo o esprimono  dubbi motivati riguardanti la pratica vaccinale.

 

E’interessante notare come nell’articolo soprariportato non si faccia alcun accenno alle possibili complicazioni ed effetti collaterali scatenati dai vaccini, specie se somministati in larga quantità in un’età in cui il sistema immunitario del bambino è in via di formazione e particolarmente sensibile ad ogni stimolo esterno.

 

Mi domando se non sia ancor più antiscientifico nominare solo i possibili vantaggi della pratica vaccinale, senza nominarne gli svantaggi e i rischi per la salute del bambino stesso.

Mi domando anche se il ministro conosca come le vaccinazioni vengano effettuate nella pratica corrente.

 

La legge sulle vaccinazioni obbligatorie, che si deve applicare anche alle vaccinazioni facoltative, prevede che il bimbo sia sottoposto, prima dell’esecuzione della vaccinazione, ad un’accurata visita medica, in quanto solo i bimbi perfettamente sani possono esservi sottoposti, essendovi altrimenti, in caso di affezioni anche “lievi” come un disturbo della gola, delle prime vie respiratorie, dell’intestino, ecc. un concreto rischio di comparsa di effetti collaterali non trascurabili, fra cui anche la comparsa di una meningite vaccinale o postvaccinale, affezione contro la quale i pediatri “filo vaccinazione globale” si battono con tanto filantropico ardore.

 

Mi rivolgo all’esperienza dei genitori: la visita accurata di vostro figlio è stata davvero effettuata come prescritto dalla legge, oppure la vaccinazione è stata praticata senza di essa?

 

Dovete sapere che nel secondo caso, portando vostro figlio a farsi vaccinare, gli avete fatto correre un bel rischio nell’immediato, mentre per quanto riguarda l’insorgenza di effetti collaterali futuri eventualmente derivanti dalla vaccinazione, molto difficilmente vi sarebbero riconosciuti.

 

Inoltre la legge impone che prima ancora della visita il bimbo sia sottoposto ad un’accurata anamnesi, in particolare anche per rilevare il rischio di allergie, o reazioni avverse avvenute in una vaccinazione precedente, che renderebbero molto pericolosa la pratica vaccinale.

 

Anche in questo caso mi rivolgo ai genitori: vi hanno interrogato sulla storia clinica di vostro figlio prima di visitarlo, come prescritto dalla legge e prima di sottoporlo alla vaccinazione oppure no?

In quest’ultimo caso avete fatto correre a vostro figlio un ulteriore rischio.

 

Mi domando anche se il ministro sappia se i genitori delle bambine vengano informati, che la vaccinazione per la rosolia deve essere rinnovata ogni cinque anni, se si vuole mantenere l’immunità, mentre la malattia lascia un’immunità permanente?

Le donne in età fertile, vaccinate da piccole, pensano di essere al sicuro dalla rosolia in gravidanza, ma non lo sono, a meno che non abbiano effettuato un richiamo.

 

Mi domando anche se il ministro si ponga il problema dell’opportunità di sottoporre un bimbo di pochi mesi a dosi multiple di vaccino, quando è esperienza comune, per esempio di chi è stato vaccinato da militare, che il vaccino possa dare febbre e debolezza per alcuni giorni e questo in un organismo adulto e forte.

 

Commento conclusivo

La pratica vaccinale non è da combattere per se stessa, ma per il modo con cui viene applicata e per la mancanza di un’adeguata informazione fornita a chi si sottopone ad essa o ad essa sottopone i propri figli.

Il vaccino è una pratica terapeutica potente, dotata di un forte impatto sul sistema immunitario.

Come tutte le medicine potenti possiede anche possibili potenti effetti negativi, di cui la popolazione deve essere compiutamente e correttamente  informata.

Infine trovo giusto che il ministro verifichi che e se in tutti i centri vaccinali o in tutte le operazioni vaccinali, la legge vigente sia correttamente applicata.

 

 

 

 

 








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