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PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE
I genitori e l'insegnamento dell'autocontrollo
Come insegnare l'autocontrollo ai nostri figli
Autore: Luigi Mastronardi
Come insegnare l’auto-controllo ai nostri figli Dr. Luigi Mastronardi Aiutare i propri figli a raggiungere l’autocontrollo significa renderli capaci di poter “scegliere” come comportarsi nelle varie circostanze anziché divenire preda dei propri impulsi ed emozioni. Un bambino (e un adulto) dotato di auto-controllo è in grado, in una situazione che suscita in lui forti emozioni, di fermarsi e di valutare le conseguenze dei comportamenti che vorrebbe mettere in atto in quel momento; dopodiché deciderà come agire. E’ evidente come questa capacità costituisca una risorsa fondamentale nella vita di ogni persona. Innanzitutto evita di ‘mettersi nei guai ogni qual volta ci sentiamo arrabbiati per qualcosa - pensiamo a quante volte avremmo dovuto pagare delle gravi conseguenze se avessimo agito seguendo soltanto l’impulso del momento – e poi semplicemente ci permette di convivere in maniera serena con altre persone, di stabilire e mantenere dei legami, che altrimenti potrebbero andare distrutti ogni qualvolta qualcosa nella relazione ci arreca disturbo. E’ stato inoltre visto che i bambini con scarse capacità di autocontrollo, da adolescenti finiscono con il cedere facilmente alle pressioni del gruppo dei pari e possono facilmente indulgere in comportamenti antisociali o assunzione di alcol e droghe. Ovviamente, il primo modo in cui possiamo insegnare l’autocontrollo ai nostri figli è con l’esempio. Se noi stessi saremo in grado di non dare in escandescenze anche nelle situazioni più difficili, riuscire a fare una pausa, e soffermarci sulle conseguenze di nostri eventuali comportamenti, metà del lavoro è fatto. E’ fondamentale resistere alla tentazione di urlare e di perdere il controllo a nostra volta quando nostro figlio è in preda all’irritazione. Il modo migliore per gestire nell’immediato una crisi di rabbia è ignorarla: spesso molti dei comportamenti che mettiamo in atto per tentare di calmare il bambino (minacce, blandizie, etc.) non fanno altro che fungere da “rinforzo”, aumentando la probabilità che tale comportamento si ripresenti in futuro. Ma è anche necessario aiutare in maniera attiva i nostri figli a controllare il proprio comportamento, tenendo conto della loro età e delle loro capacità emotive e cognitive. Ecco alcuni suggerimenti su come aiutare i nostri figli a seconda dell’età in cui si trovano. Ovviamente il riferimento all’età è del tutto indicativo. Se è vero che la maggior parte dei bambini raggiunge determinate capacità ad una certa età, è pur vero che ci sono dei bambini che possono avere dei tempi diversi, che possono essere in grado di raggiungere un determinato livello di autocontrollo un po’ prima o un po’ dopo la maggior parte dei bambini. Quindi atteniamoci pure a queste indicazioni, ma ricordiamoci che ogni bambino e unico, cerchiamo di conoscerlo e semplicemente di ‘osservare’ le sue reazioni ai nostri comportamenti. Detto questo, ecco come possiamo comportarci a seconda dell’età del bambino/ragazzo: Può capitare che nonostante in nostri tentativi di aiutarlo, nostro figlio perda occasionalmente il controllo o abbia degli scoppi di rabbia in situazioni in cui non ce lo aspetteremmo. Ciò non deve destare preoccupazioni. Soprattutto i bambini più piccoli hanno difficoltà a controllare il proprio comportamento quando sono stanchi, affamati o non si sentono molto bene fisicamente. Tuttavia se nostro figlio tende ad essere spesso polemico, notiamo che mette in atto frequentemente dei comportamenti antisociali o impulsivi, o se gli scoppi d’ira si presentano regolarmente e tendono a durare più di 10 minuti, è probabile che il nostro aiuto non sia sufficiente per aiutarlo a raggiungere l’auto-controllo. Non esitiamo a parlarne con il suo medico curante: sarà lui stesso a suggerirci ulteriori approfondimenti ed eventualmente dei colloqui con altri professionisti, se lo ritiene necessario. Se nostro figlio è in età scolare, è importante parlarne con il suo medico se oltre a frequenti scoppi d’ira notiamo: Può essere anche utile avere un colloquio con gli insegnanti per capire se possa esserci qualcosa inerente la vita scolastica che provochi turbamento al bambino. Con i bambini in età prescolare è invece importante notare segnali quali: Cerchiamo prima di tutto di capire cosa il bambino cerca di comunicarci con questi comportamenti (Ci sono stati dei cambiamenti che possono averlo turbato? E’ nato un fratellino? Questo sito offre gratuitamente un servizio culturale informativo generale sulla medicina naturale o alternativa. Per qualsiasi problema di salute personale si raccomanda di consultare sempre il proprio medico di fiducia. NaturalisMedicina CopyRight(C) 1997-2010 Flavio Gazzola. Organo Ufficiale della Consulta Nazionale di Medicina Naturale. |