Un importante convegno politico sulla medicina naturale
La rivalutazione delle medicine cosiddette alternative o non convenzionali verificatasi negli ultimi anni è una delle conseguenze dell’evoluzione sociale, economica e culturale
della nostra epoca.
I farmaci fitoterapici, omeopatici, organoterapie, l’agopuntura, etc. trovano oggi un loro «spazio» accanto ai farmaci chimici della medicina ufficiale senza la pretesa di voler
sempre e comunque sostituirli. Di conseguenza le medicine alternative dovrebbero essere più esattamente definite medicine
«integrative».
La scelta del farmaco deve scaturire dal bilancio tra vantaggi e svantaggi dell'una o dell’altra terapia, sempre nel supremo interesse del malato. Diagnosi e terapia perciò sono
atti di assoluta competenza medica che è possibile effettuare solo da parte di persona professionalmente abilitata. E
professionalmente abilitato deve essere anche l’operatore non medico, attraverso rigorosi percorsi di studio e qualificati iter
formativi.
È inoltre erroneo ritenere non tossico - o per lo meno non nocivo - tutto ciò che è «naturale». Sappiamo infatti che alcuni estratti vegetali sono estremamente tossici e qualsiasi tipo
di terapia diviene pericolosa nel momento stesso in cui non risolve la patologia in esame.
È quindi necessario dare alla fitoterapia e alle altre medicine naturali dignità di scienza medica.
Coordina
SANDRA MORELLI
Capogruppo "Verdi" in Consiglio Comunale
Intervengono
GIOVANNI BISSONI
Ass.re Sanità, Regione Emilia Romagna
STEFANO BOCO
Capogruppo “Verdi” , Senato
PAOLO GALLETTI
Responsabile “Verdi” Medicine Non Convenzionali
LUIGI GORI
Centro Clinico Medicina Naturale, AUSL 11 Empoli
ELIO ROSSI
Direttore Scientifico di Medicina Naturale
Membro della Commissione regionale toscana per le MnC
Conclusioni
ROBERTO RIGUZZI
Capogruppo "Verdi" Provincia di Forlì-Cesena
Gruppo Consiliare Provincia di Forlì-Cesena
Gruppo Consiliare Comune di Forlì