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PSICOLOGIA E COMUNICAZIONE
Due modi per affrontare la crisi
Divagando sul concetto di crisi
Autore: Susanna Garavaglia

Divagando sul concetto di Crisi

di Susanna Garavaglia

 Se la Personalità ricordasse la voce del Sé ci sarebbe maggiore armonia in noi...

Quando si perde il collegamento dominano invece disarmonia e perdita di energia che si manifestano sotto le spoglie di stanchezza mentale, apatia, disinteresse, insoddisfazione profonda, esaurimento psicofisico, depressione, crisi, mala t tia.

La malattia organica, non dimentichiamocelo, ha la funzione di ultimo correttivo: è un campanello d’allarme che segnala in maniera evidente la necessità di intervenire per cambiare qualcosa.

Nei settori in cui la Personalità si è allontanata dal cammino del proprio Se capita poi che le qualità positive si trasformino in caratteristiche distruttive e portino a stati d’animo e a sensazioni negative.

 Abbiamo due modi di affrontare i momenti di crisi e potrei riassumerli, forse un po’ sommariamente, dicendo che possiamo viverla prevalentemente con l’emisfero destro oppure con quello sinistro.

Se prevale l’emisfero sinistro rischiamo di non saperne cogliere il suo aspetto evolutivo e la rifiutiamo cercando in tutti i modi di nonascoltarla.. Eppure avrebbe tante cose da raccontarci di noi ! Tendiamo a cacciarla via a far finta di niente oppure a combattere contro di lei come se ci fosse nemica. Pr e valgono la paura, l’indurimento, la tensione e sicuramente il vittimismo. Ci sentiamo preda di un mondo cattivo che ci vuole fare del male, ci sentiamo impotenti, malcapitati nella nostra stessa esistenza, non capiti, incapaci di reagire.

Quindi o scegliamo la via della lotta o ci chiudiamo nel nostro ruolo di vittime, incapaci di crescere. Oppure rimuoviamo il problema, facciamo finta che non esista, magari dicendo a noi stessi che siamo elastici e abbiamo una buona capacità di adattamento. In realtà stiamo mettendo la polvere sotto al tappeto.

Se invece diamo spazio al nostro emisfero destro siamo in grado di riconosce la crisi come una vera e propria opportunità per il nostro cambiamento:e allora abbracciamo la via dell’abbandono al flusso della vita (il famoso Let it be..quante volte l’abbiamo cantato con i Beatles..), dell’apertura, del contatto con noi stessi, della consapevolezza, dell’accettazione delle nostre zone d’ombra nella cert e zza di poterle trasformare in doni.

In poche parole accettiamo di agire finalmente per noi, per la nostra trasformazione e non contro di noi. –

Per qualche idea in più sul valore trasformativo della crisi rimando a http://www.angelfire.com/ok/sgaravaglia/crisi.html

 

 








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