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MEDICINA BIOELETTRONICA
E' possibile conoscere e curare la sclerosi a placche con l'aiuto dei check-up bioelettronici
La sclerosi a placche svelata e curata con EAV e iridologia
Autore: Flavio Gazzola
L’applicazione dell’iridologia e dei check-up bioelettronici allo studio e cura della sclerosi a placche L’iridologia, insieme con i check-up bioelettronici, fornisce importanti informazioni riguardo all’evoluzione e alle cause della sclerosi a placche. Innanzitutto cos’è la sclerosi a placche? E’ una malattia che consiste nella degenerazione a zone (placche) delle guaine dei nervi encefalici. Tale degenerazione conduce dapprima a fenomeni patologici funzionali (come la diplopia o visione doppia, perdita dell’equilibrio, talora paresi muscolari, ecc.) dovuti ad una sorta di "cortocircuito" dei nervi, non più protetti dalla guaina isolante. In seguito la degenerazione, che in un primo tempo è passeggera ed è riparata rapidamente, diviene cicatriziale ed il tessuto danneggiato non è più in grado di riprendersi: è il momento in cui si instaurano paresi muscolari stabili. Cosa può fare la medicina naturale? La medicina naturale può portare a completa guarigione la sclerosi a placche, a patto che venga curata in una fase iniziale. In una fase avanzata infatti, ciascuna placca tende a trasformarsi in un focolaio infiammatorio che contribuisce alla diffusione della malattia. In tale fase la medicina naturale ben applicata può ancora fermare l’evoluzione della sclerosi, ma non può portarla a completa guarigione. Cosa fa la medicina ufficiale? La medicina ufficiale non è in grado di comprendere i meccanismi, né di individuare le cause esatte della sclerosi a placche. Manca dei mezzi diagnostici e anche della mentalità olistica necessaria per comprendere la malattia sotto tutti i punti di vista. Non riuscendo a comprenderla, utilizza un trattamento sintomatico anti-infiammatorio, basato sull’impiego del cortisone e ultimamente un trattamento immunomodulante con interferone. Il problema è che a lungo termine, non essendo trattate le cause, il trattamento anti-infiammatorio non funziona più, ma nello stesso tempo produce esso stesso danni, aggravando fondamentalmente tutto il quadro clinico. L’interferone, come il cortisone, è utilizzato alla cieca. Non si sa quale virus possa essere eventualmente responsabile della sclerosi a placche, ma proviamo a stimolare le difese immunitarie forse qualcosa succederà. E’ un po’ come prendere a pugni un elettrodomestico quando non funziona, sperando che in qualche modo si possano ripristinare i contatti interrotti. Insomma un metodo pericoloso. Dopo oltre vent’anni di esperienza con i check-up bioelettronici e l’iridologia applicati allo studio e alla cura della sclerosi a placche posso assicurare i seguenti punti:
Infine tengo a sottolineare, come ho fatto in diverse occasioni, che sono disponibile a mettere a disposizione la mia esperienza nel trattamento di questa malattia, se mi venisse richiesto ufficialmente. Nel frattempo sono disponibile a fornire supporto e consiglio a tutti i lettori di NaturalisMedicina che ne avessero bisogno
Alcune immagini:
Area cerebrale destra sull'iride
Il pigmento scuro e l'aspetto infiammatorio delle fibre radiali dell'iride indicano una duplice causa in questo caso di sclerosi: inquinamento con sostanze chimiche ed anomala esposizione a campi elettromagnetici
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