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AYURVEDA
Ayurveda, la Scienza della Vita [2]
I tre dosha e le sette costituzioni umane
Autore: Flavio Gazzola
Bisogna immaginare dalla Coscienza cosmica il discendere, come da una grandiosa cascata, delle diverse forme di vita e delle diverse forme di coscienza. L’Uno diviene binario, maschile e femminile, Yin e Yang, poi si differenzia ulteriormente nella Trinità costituita da Sattva, Rajas e Tamas. Il passo successivo è una Tetrade, una differenziazione quaternaria, nelle quattro possibili forme di esistenza: fuoco o energia (per esempio energia elettrica, onde elettromagnetiche, eccetera); aria o gas o forma gassosa o aeriforme; acqua o forma liquida; terra o forma solida. Tali quattro possibili forme di esistenza non potrebbero manifestarsi se l’esistere non possedesse una quinta proprietà: lo spazio. Ecco dunque al completo le cinque categorie, entro le quali si manifesta ogni cosa nell’universo che conosciamo: spazio, fuoco, aria, acqua, terra. Il concetto di spazio comprende anche quello di etere: lo spazio esiste in quanto sussiste un contenuto, l’etere appunto, o sostanza primordiale, che, per il fatto di esistere, genera lo spazio; l’etere, attraverso il suo moto, produce forme più condensate o rarefatte, che sono il germe del fuoco, dell’aria, dell’acqua, della terra. Se consideriamo l’organismo umano, le cinque categorie si manifestano singolarmente a livello degli organi di senso e degli organi di azione:
Le cinque categorie si trovano più spesso fra loro mescolate secondo tre combinazioni chiamate dosha e precisamente:
Ogni uomo possiede una diversa quantità in percentuale di ciascuno dei tre dosha e, in base a tali percentuali, si dividono gli uomini in sette principali categorie o costituzioni:
La costituzione individuale
Ogni essere possiede una determinata costituzione, nella quale risiede la sua salute; la deviazione
dalla costituzione individuale è espressione di malessere e conduce a sua volta a ulteriori
problemi. Per valutare la costituzione di appartenenza, occorre la conoscenza dei venti guna,
le qualità.. I guna sono connessi a due a due, come polarità contrapposte:
Le qualità di Vata sono: leggero, penetrante, freddo, secco, ruvido, poco denso, duro, mobile, sottile, chiaro. Le qualità di Pitta sono: leggero, penetrante, caldo, oleoso (idratato), viscoso-liscio, liquido, tenero, mobile, sottile, chiaro. Le qualità di Kapha sono: pesante, superficiale-lento, freddo, oleoso, viscoso-liscio, denso, tenero, statico, grossolano, opaco. I tre dosha condividono alcune qualità secondo lo schema:
Su ogni coppia di guna si formano due polarità, una sostenuta da un solo dosha e l’altra sostenuta dagli altri due dosha:
Per sei volte Kapha sostiene da solo una polarità; Vata per tre volte; Pitta per una sola volta. Ciò indica come Kapha, che costituisce l’aspetto più materiale e strutturale dell’organismo, si ponga in contrapposizione a Vata e Pitta, che ne costituiscono prevalentemente l’aspetto energetico e funzionale. Vata costituisce la parte fredda dell’energia organica, mentre Pitta la parte calda. [2-continua] Questo sito offre gratuitamente un servizio culturale informativo generale sulla medicina naturale o alternativa. Per qualsiasi problema di salute personale si raccomanda di consultare sempre il proprio medico di fiducia. NaturalisMedicina CopyRight(C) 1997-2010 Flavio Gazzola. Organo Ufficiale della Consulta Nazionale di Medicina Naturale. |