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POSTURA E APPARATO MUSCOLOSCHELETRICO
Presentiamo il FunKì, da una idea di una giovane designer milanese
Sedersi a terra, contro il mal di schiena
Autore: Amina Barosi
I popoli primitivi svolgevano la loro vita quotidiana a terra, e sedevano, lavoravano e dormivano su un rialzo isolato da stuoie o pelli. Oggetti d'arredo come letti bassi, piccoli sgabelli, sedie da cerimonia, appaiono solo tremila anni a.C., in Egitto. Qui, come poi in Grecia e in tutto l'Oriente, troviamo anche l'usanza di tavoli bassi, facilmente trasportabili. Lo sgabello, piccolo e portatile, viene utilizzato per il lavoro quotidiano perché permette di mantenere per ore la posizione accovacciata. Inoltre, lo sgabello è maneggevole e facile da trasportare a differenza dei troni, o sedili da cerimonia, riservati a personaggi altolocati. Sedia e autorità L'origine della sedia, così come noi la conosciamo, non nasce dall'esigenza di offrire un supporto comodo durante l'attività, bensì dall'esigenza di esprimere la propria posizione di autorità nella comunità. L'altezza della sedia, del "trono", consente una posizione al di sopra degli altri e lo schienale ad angolo retto fa assumere una postura impettita ed eretta che incarna la superiorità del faraone e del regnante. Il trono allontana dalla terra e rende più vicino il cielo, fonte di legittimità e potere. Nel corso del tempo siamo passati da una posizione accovacciata a terra, che consente al corpo di assumere liberamente le posizioni necessarie alle attività, a un modo di sedersi convenzionale occidentale che condiziona e irrigidisce il corpo. Le nostre sedie sono molto spesso più mirate al design che all'effetto sul corpo.
Il corpo ha bisogno di mobilità Nell'epoca industriale, la ricerca è avvenuta nell'elaborazione di modelli di seduta più comodi, come il divano e la poltrona, che consentono alla persona, stanca per le tensioni accumulate durante le dure ore di lavoro, di stendersi ed abbandonarsi senza forma. La fatica e la tensione sono anche dovute alla posizione fissa in cui normalmente sediamo e lavoriamo, che è dannosa per la vitalità del organismo e per l'elasticità delle articolazioni, e inoltre influisce sulla profondità del respiro. Il corpo ha il bisogno innato di muoversi e quindi di modificare continuamente il proprio assetto, spostandosi sulla sedia, accavallando le gambe, appoggiandosi allo schienale o inclinandosi in avanti. Questa irrequietezza, espressa più esplicitamente nei bimbi che non sono ancora del tutto "addomesticati" e quindi allontanati dalla loro spontaneità, è sana in quanto il corpo agisce e cerca un'armonia priva di fatica e tensione. Nel tempo più recente, un primo tentativo di limitare gli inconvenienti della sedentarietà, è stato compiuto dal designer Peter Opsvik, che nel 1979 ha proposto la Balans, che consente una posizione di seduta "a cavallo" con un supporto che permette di distribuire il peso del corpo fra i glutei e le ginocchia distribuendolo uniformemente su entrambi gli ischi. L'altro aspetto innovativo di questa prima sedia "dinamica" èl'assenza dello schienale d'appoggio e l'inclinazione fissa del sedile che permette alla colonna vertebrale di mantenersi eretta. Seduta a terra Un ritorno all'antico uso dello sgabello basso e trasportabile, è stato proposto da FunKì (brevetto 1997). FunKì si rifà alla tradizione giapponese che ha mantenuto per secoli l'organizzazione dell'abitare completamente a terra, in modo da avere l'arredamento coerente con la posizione del corpo, e lo spazio libero da mobili. Nella tradizione orientale l'attenzione è volta a limitare l'accumulo di tensioni durante l'attività, favorendo la naturalezza nei movimenti. La seduta a terra in ginocchio sui talloni in posizione "seiza", oppure a gambe incrociate come nella posizione del "loto", sono antiche posizioni di preghiera e di meditazione che rispettano la fisiologia dell'Uomo. Nella cultura occidentale invece, sentiamo raramente il bisogno di creare uno spazio in casa per stare seduti sul pavimento e identifichiamo il riposo con la posizione in cui il corpo si abbandona su un morbido sostegno. FunKì stabilisce un contatto attivo con il proprio corpo, permettendo alla spina dorsale di allinearsi e scaricare tensioni, e avere la respirazione addominale più libera. Esso è composto da un piano di seduta ad inclinazione adattabile, una base, e un supporto ad altezza variabile. Permette di svolgere differenti attività come, scrivere o leggere sull'apposito scrittoio combinato, il leggio FunScrì, per guardare la televisione, per lavorare al computer; per mangiare, bere o conversare in compagnia, o giocare con i bambini oppure per rimanere solo ?n contemplazione. La qualità della seduta su FunKì sta nel piano ad inclinazione adattabile che aiuta a trovare l'inclinazione ottimale del bacino e rilassare le contrazioni dei muscoli della zona lombare. Per il suo uso occorre un tappeto, o una moquette o un tatami, in modo da avere le ginocchia ed il dorso del piede sul morbido, e bisogna imparare a scegliere l'altezza del supporto in funzione della propria mobilità articolare del ginocchio, della caviglia, e del dorso del piede.
Risorse disponibili:
in Rete
Il sito del Fun Kì, dove vengono presentati anche gli altri prodotti della linea "sedersi a terra"
Alcune immagini:
Diversi tipi di sedie
Un semplice tronco di legno intagliato, un trono di ferro, o il nuovo FunKì?
Lo stand del FunKì al Sana di Bologna 2000
Presentato in tutte le più importanti fiere del settore, il FunKì riscuote sempre un grande successo nel pubblico.
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